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SVIZZERATrasparenza e "Big Data" impegnano Mister Dati

29.06.15 - 11:56
Trasparenza e "Big Data" impegnano Mister Dati

BERNA - Vigilanza sulla trattazione dei dati e mediazione sul principio di trasparenza fra cittadini e autorità hanno tenuto occupato l'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT), Hanspeter Thür, che oggi ha presentato il 22esimo rapporto d'attività.

Nel periodo 2014/2015 è stata notevole anche la quantità di interventi riguardanti il campo dei "Big Data", ovvero le analisi delle grandi banche dati. In particolare ha suscitato scalpore la notizia che Postfinance intendeva analizzare in futuro nel suo portale di e-banking il traffico dei pagamenti dei titolari dei conti. A seguito dell'intervento dell'IFPDT l'istituto si è dichiarato disponibile a concedere ai clienti facoltà di scelta e a informarli con precisione sul tema.

L'indagine sull'agenzia d'informazioni Moneyhouse, che propone nel suo sito web diversi servizi rendendo accessibili dati di persone private senza il loro consenso, si è conclusa nell'anno in rassegna con l'emanazione di una raccomandazione. Poiché Moneyhouse intende adottarla soltanto in parte, l’IFPDT ha portato il caso dinanzi al Tribunale federale amministrativo. Thür ha sottolineato l'importanza della via legale, in modo che le aziende non percepiscano le raccomandazioni solamente come dei "cortesi inviti".

Nel settore della vigilanza dello Stato l'attenzione è stata posta sulla nuova legge sul servizio informazioni (LSI) e sulla legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni (LSCPT). L'estensione delle misure di sorveglianza e acquisizione delle informazioni comporta infatti numerosi rischi per la sfera privata. L'IFPDT si è adoperato affinché vi sia chiarezza e si possa intervenire solo su disposizione giudiziale.

I pericoli digitali - L'Incaricato, inoltre, ha adottato una presa di posizione sulla questione spinosa della conservazione di dati della pubblica amministrazione all'estero. A causa del pericolo di ingerenza da parte di autorità straniere, è stato sconsigliato agli organi della Confederazione di affidare la conservazione di dati a fornitori di servizi di cloud con sede negli Stati Uniti o in altri Paesi senza un livello di protezione adeguato.

Secondo il principio di trasparenza, sono poi state numerose le richieste di accesso a documenti ufficiali in possesso delle autorità federali: nel 2014 ne sono state presentate 100 in più rispetto all'anno precedente, pari ad un aumento del 20% (da 469 a 575). Nei casi in cui l'accesso ai documenti è stato negato, l'IFPDT è spesso riuscito a ottenere che venisse comunicata almeno una parte delle informazioni richieste. Le domande di mediazione sono aumentate del 18%.

Stilando un bilancio conclusivo dei sui 14 anni di attività, Thür - che andrà in pensione alla fine di novembre - ha invitato ad un dibattito approfondito sul moltiplicarsi dei trasferimenti dei dati sui nuovi supporti digitali e su Internet. La Svizzera è inoltre invitata a non mostrarsi più lassista dell'Unione europea nell'ambito della protezione dei dati, poiché questo potrebbe ritorcersi contro di lei.

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