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ZURIGOLe accuse a Valcke

02.06.15 - 20:07
La Fifa lo difende
Le accuse a Valcke
La Fifa lo difende

ZURIGO - L'inchiesta avviata dall'Fbi che a due giorni dal voto ha scosso la Fifa, fino a portare oggi all'annuncio delle dimissioni del presidente, Joseph Blatter, si arricchisce di nuovi protagonisti, avvicinandosi sempre più ai vertici. L'ultimo in ordine di tempo a finire nell'occhio del ciclone, è Jerome Valcke, numero due della Fifa, che, secondo quanto riporta il New York Times, avrebbe autorizzato il trasferimento da 10 milioni di dollari al centro dello scandalo delle tangenti che sta travolgendo la Federazione calcistica mondiale.

Secondo il quotidiano statunitense, infatti, sarebbe Valcke (che al momento non è però stato accusato formalmente di alcuna mancanza e che ha rinunciato a presenziare all'inaugurazione dei mondiali di calcio femminile in Canada questo fine settimana perché, ha sottolineato la portavoce della Fifa, Delia Fisher "deve partecipare a importanti riunioni a Zurigo") ad aver autorizzato il pagamento dei fondi sul conto di Jack Warner, l'ex capo dell'associazione per il nord e il centro America. La presunta tangente sarebbe stata pagata per assicurarsi i voti per designare il Sudafrica a ospitare i Mondiali del 2010.

Ipotesi prontamente smentita dalla Fifa con un comunicato ufficiale: "Né il segretario generale Jerome Valcke, né alcun altro membro dei vertici Fifa sono stati coinvolti nella presentazione, approvazione e attuazione di quel progetto".

Eppure, secondo quanto riporta il New York Times, l'autorizzazione del pagamento è un punto centrale dell'indagine delle autorità americane e porta sempre di più vicino a Blatter.

L'indagine sulle tangenti è legata ai Mondiali del 2010. E vede al centro Warner, l'ex vice presidente della Fifa (arrestato la scorsa settimana dalle autorità americane) che avrebbe ricevuto inizialmente un'offerta da 1 milione di dollari dal Marocco nel 2004. Il Marocco era una delle rivali del Sudafrica per ospitare i Mondiali del 2010.

La più recente risale alla decisione della Fifa di assegnare al Qatar i Mondiali del 2022. Nel maggio 2011, Warner ha pubblicato un'email di Valcke, in cui quest'ultimo sosteneva che il Qatar avesse "comprato" la Coppa del Mondo. Valcke si è poi difeso dicendo di essere stato male interpretato.

Intanto, la Fifa ha sospeso tre suoi manager, fra i quali Enrique Sanz, uno degli uomini al centro dell'indagine americana.

Nei guai, ma per altri motivi, anche l'ex presidente della federcalcio brasiliana Ricardo Texeira che, secondo la rivista 'Epoca' e poi Tv Globo è al centro di un'inchiesta precedente a quella dell'Fbi. Teixeira, che è stato genero dell'ex presidente della Fifa Joao Havelange ed era considerato, prima di cadere in disgrazia, un candidato forte alla successione di Joseph Blatter, è accusato di riciclaggio di denaro, evasione fiscale, falsificazione di documenti pubblici e falso ideologico. Ad attirare l'attenzione è stato il fatto che Teixeira, assieme ad altre persone tra cui l'ex presidente del Barcellona Sandro Rosell avrebbe 'movimentato' ben 147 milioni di dollari su vari conti bancari, tra il 2009 e il 2012.

 

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