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BASILEA"Chiedono la restituzione dell'IVA anche per due euro"

24.04.15 - 13:55
Esplodono le richieste di rimborso IVA da parte dei turisti della spesa svizzeri. Come cambia il commercio di frontiera. Sempre più consumatori anche dalla Svizzera interna in Germania
"Chiedono la restituzione dell'IVA anche per due euro"
Esplodono le richieste di rimborso IVA da parte dei turisti della spesa svizzeri. Come cambia il commercio di frontiera. Sempre più consumatori anche dalla Svizzera interna in Germania

BASILEA - Per far comprendere quanto sia importante il fenomeno del "turismo degli acquisti" in Svizzera basta un dato: nel 2014, nella sola dogana di Lörrach, al confine con Basilea, le richieste di rimborso IVA da parte degli svizzeri sono state 5,2 milioni. Rispetto al 2013 l'aumento è stato di 600mila unità.

Boom di richieste di rimborso d'Iva nel 2014 - Un balzo in avanti, che Ralf Schmenauer, direttore della dogana autostradale tedesca di Weil am Rhein, ha commentato così: "Anche senza le oscillazioni di cambio, nel 2014 si è assistito a un aumento considerevole rispetto al 2013".

Fuori dai benzinai il cartello: "Il carburante in Svizzera non costa di più che in Germania" - Che sia molto più conveniente fare la spesa in Germania non è una grande novità. Non solo per quanto riguarda l'acquisto di generi alimentari, ma anche di prodotti per la pulizia e l'igiene personale, l'auto, i pezzi di ricambio, occhiali, capi d'abbigliamento, e chi più ne ha più ne metta. Infatti nel 2014 era in vigore il cambio fisso e l'abbandono della soglia di 1,20 è stata decisa soltanto a metà gennaio di quest'anno. Facile immaginare che il numero di richieste nel 2015 subirà un nuovo aumento. Che alla frontiera tra Germania e Svizzera si stia assistendo negli ultimi mesi a un cambiamento negli equilibri lo si nota chiaramente a Basilea, dove, per esempio, fuori dai benzinai, si vedono spuntare cartelli in cui si informa gli automobilisti che andare a rifornirsi in Germania non costa meno. Della serie: restate in Svizzera a far benzina...

Turisti della spesa non solo dalle regioni confinanti, ma anche dai cantoni della Svizzera Interna - I primi dati del 2015 non promettono nulla di nuovo. Nel primo trimestre dell'anno le richieste di rimborso dell'IVA sono state 1,5 milioni, ben 300mila in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Attualmente riveste un'importanza sempre maggiore la dogana autostradale di Basilea/Weil am Rhein. "A causa del cambio è sempre più conveniente anche per gli svizzeri che arrivano dai cantoni della Svizzera interna andare a fa fare la spesa in Germania. E questi turisti della spesa transitano al loro ritorno dalla dogana autostradale", ha affermato Schemenauer alla "Basellandschaftliche Zeitung". Per avere un'idea di quanto sia importante questo fenomeno e non più limitato ai cantoni di frontiera come Basilea, Argovia, Zurigo o Turgovia, si ricorda il sabato 11 aprile, quando allla frontiera di Basilea, tra Augst (BL) e Kleinhüningen (BS), la coda in direzione della Germania ha raggiunto addirittura i 12 chilometri di lunghezza. Infatti, oltre ai vacanzieri pasquali di ritorno dal sud, si è registrata un'affluenza eccezionale di "turisti della spesa" in direzione della Germania. Ad essere presi d'assalto sono le località di frontiera tedesche, come Weil am Rhein, nel circondario di Lörrach, ma anche di Rheinfelden (Baden), sempre nello stesso circondario. A tal proposito Antje Bendel dell'Ufficio centrale doganale di Lörrach ha dichiarato a 20min.ch che: "I consumatori arrivano da sempre più lontano: assistiamo ad un arrivo di molte auto con targhe zurighesi, lucernesi o solettesi"

Timbratura di 10 richieste di rimborso d'IVA al minuto - A Lörrach i doganieri tedeschi sono oberati di lavoro. Sono ben una quarantina i collaboratori doganali che si occupano delle richieste di rimborsi dell'Iva da parte di consumatori svizzeri che di ritorno dalla spesa in Germania si fermano in dogana. Nonostante l'elevato numero di impiegati doganali a disposizione, non basta per far fronte alle richieste. "A volte un impiegato doganale deve timbrare in mezz'ora 300 documenti e ciò rappresenta un impegno madornale". La dogana tedesca ha deciso di prolungare gli orari di apertura degli uffici ai valichi di Friedlingen e Otterbach. E nonostante gli sportelli siano aperti dalle 7.30 alle 23, ciò non basta ad evitare code. "Ad alcuni non fa paura il dispendio di forze e di tempo per recuperare anche cifre irrisorie: non si fermano neppure per piccoli importi come due euro. Sembra sia diventato uno sport nazionale", ha detto un Schemenauer sorpreso e un po' adirato.

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