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La perforazione attuata a San Gallo per il progetto di geotermia, poi abbandonato per i rischi di terremoto, rimarrà disponibile ancora per alcuni anni
SAN GALLO - La perforazione attuata a San Gallo per il progetto di geotermia, poi abbandonato per i rischi di terremoto, rimarrà disponibile ancora per alcuni anni per un eventuale futuro sfruttamento del gas naturale. Per fare ciò occorrerebbero dai 5 ai 7 milioni di franchi, ma per ora non è stato trovato alcun investitore. Lo ha riferito oggi il responsabile del progetto geotermico Marco Huwiler.
Data l'incertezza sul volume di gas sotterraneo presente, la Città è disposta a portare avanti un progetto solo in partenariato. Ci sono già stati colloqui con potenziali interessati, ma i chiarimenti durano più a lungo del previsto, è stato spiegato in una conferenza stampa odierna. Il buco, profondo 4450 metri, potrebbe anche essere utilizzato per scopi di ricerca.
Il Comune aveva riposto grandi speranze nella geotermia. I cittadini nel 2010 avevano votato un credito di 160 milioni di franchi per la perforazione, la prevista centrale energetica e l'ampliamento del trasporto di calore a distanza.
Nel luglio del 2013 i lavori di scavo hanno scatenato un terremoto di magnitudo 3,5 e la fuoriuscita di una grande quantità di gas, inaspettata. A 4450 metri di profondità è stata trovata acqua calda, ma in quantità troppo esigua. Tutto ciò ha portato alla fine del programma, costato complessivamente 80 milioni di franchi, di cui 16 dovrebbero essere pagati dalla Confederazione.
Ats
