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SVIZZERACinque mesi senza patente? "Troppo poco"

23.12.14 - 12:39
Chi va a 140 km/h sul limite di 80 deve vedersela togliere almeno per due anni, secondo il Tribunale federale
Cinque mesi senza patente? "Troppo poco"
Chi va a 140 km/h sul limite di 80 deve vedersela togliere almeno per due anni, secondo il Tribunale federale

LOSANNA - Nessuno sconto: le nuove disposizioni punitive sui pirati della strada sono da applicare in modo rigoroso, senza tenere conto della situazione concreta. Non basta quindi ritirare la patente cinque mesi a chi in autostrada è stato colto a 144 invece che 80 km/h: deve scattare il ritiro minimo di due anni e una pena privativa della libertà di almeno un anno. Lo ha stabilito il Tribunale federale (TF), che ha accolto il ricorso dei giuristi dell'USTRA contro una decisione di giudici solettesi, che da parte loro avevano tenuto conto dell'effettiva pericolosità del comportamento del conducente.

Il caso riguarda un automobilista che nel gennaio 2013 sull'A2 nell'affrontare la diramazione di Härkingen (SO) aveva superato di 64 km/h il limite di 80. Nel luglio successivo l'uomo era stato condannato a una pena pecuniaria sospesa di 120 aliquote e a una multa di 2000 franchi: il relativo decreto d'accusa è già passato in giudicato e il conducente non deve quindi più temere una pena detentiva.

A far scendere in campo il TF è stato invece il lato amministrativo della vicenda, vale a dire il ritiro della patente. Nel dicembre 2013 il dipartimento dell'interno del canton Soletta aveva privato di validità per due anni la licenza - straniera - del conducente. L'interessato aveva presentato ricorso, in parte accolto dal tribunale amministrativo cantonale, che aveva ridotto il ritiro a cinque mesi.

Nel caso concreto - argomentavano i magistrati - due anni apparivano troppi. L'infrazione era avvenuta infatti su un tratto autostradale a più corsie, di cui una di soccorso. Non vi era stato un grave rischio di incidente. Agli occhi dei giudici era importante differenziare i superamenti di velocità sulle autostrade, dove le carreggiate sono separate, da quelle che avvengono su normali strade fuori dall'abitato.

L'Ufficio federale delle strade (USTRA) ha però impugnato questa sentenza, vincendo su tutta la linea a Losanna. Secondo il TF la scelta del legislatore - introdotta nell'ambito del programma "Via Sicura" - è chiara: chi supera certi limiti di velocità "corre il forte rischio di causare un incidente della circolazione con feriti gravi o morti" ai sensi dell'articolo 90 della Legge federale sulla circolazione stradale (LCStr). Lo fa sempre, indipendentemente dalla situazione di traffico, dalle condizioni di visibilità e dallo stato della strada.

Questi limiti sono tassativi: è un pirata della strada - punito con una pena detentiva da uno a quattro anni, eventualmente con la condizionale, e con il ritiro minimo di due anni - chi va a 70 dove il limite è di 30, a 100 con il limite di 50, a 140 con il limite di 80, a 180 con il limite di 100 e a 200 con il limite di 120 km/h. La legge non fa distinzione fra località o autostrade: si limita a elencare i limiti.

Ogni margine di apprezzamento del rischio concreto è escluso, afferma la corte federale. Che lo schema delle sanzioni, non differenziato, comporti un trattamento forse più severo per i superamenti in autostrada rispetto a quello su altre tratte fa parte del margine di apprezzamento del legislatore: non può quindi essere criticato. Inoltre le velocità massime previste dell'articolo 90 della LCStr sono da intendere come quelle effettivamente segnalate dai cartelli, non come quelle previste per il tipo di strada.

I giudici di Soletta dovranno quindi rivedere la loro decisione.

Ats

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