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BERNAColloqui di integrazione per 5mila stranieri

22.12.14 - 11:45
Colloqui di integrazione per 5mila stranieri

BERNA - Dall'inizio del 2015 nel canton Berna entrerà in vigore la nuova legge sull'integrazione degli stranieri, adottata dal Gran Consiglio alla fine di marzo del 2013. Di conseguenza, tutti i nuovi residenti stranieri in arrivo - anche se provenienti da un altro cantone e giunti in Svizzera da meno di un anno - dovranno partecipare ad un colloquio con le autorità comunali. Queste ultime, in certi casi, potranno decidere un cosiddetto "dovere d'integrazione", costringendo i nuovi arrivati a seguire, ad esempio, un corso di lingua o di istruzione sull'assistenza e la scolarità per i loro figli.

Il delegato cantonale all'integrazione, Manuel Haas, valuta che circa 5000 stranieri all'anno parteciperanno al primo incontro obbligatorio con l'autorità locale. Egli prevede che circa 1500 di loro, soprattutto nel caso non sappiano assolutamente parlare né tedesco né francese, dovranno recarsi nei uffici regionali di integrazione situati a Berna, Bienne e Thun . Lì esperti chiariranno quali misure concrete siano necessarie all'integrazione.

Tra l'altro per gli stranieri che si stabiliranno nel cantone non basterà seguire un corso di lingua, ma sarà necessario concluderlo e ottenere un attestato. Ciò figurerà nero su bianco in un accordo d'integrazione tra lo Stato e i nuovi arrivati.

Le autorità stimano a 2,3 milioni di franchi i costi totali per il primo colloquio nel comune e la consulenza negli uffici regionali. La Confederazione contribuisce con 1,6 milioni di franchi. Il resto è pagato da Cantoni e Comini tramite la perequazione degli aiuti sociali. I comuni ricevono 45 franchi per il primo colloquio, che possono arrivare a 76 franchi se occorre un traduttore interculturale professionista.

Ats

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