Cerca e trova immobili
Patto di non belligeranza tra gli ultrà tedeschi. Il motivo? Combattere i salafiti, gli islamisti radicali in Germania. Nell'alleanza spuntano anche degli ultrà di Basilea
BASILEA - L'islamismo radicale conta in Germania centinaia di aderenti. La situazione è delicata e sempre più tesa. I servizi segreti tedeschi monitorano la situazione da tempo, in difesa delle istituzioni e della pace sociale in un paese in cui il vento gelido della tensione sociale cova sotto la cenere. Un malessere che si esprime negli stadi di calcio delle leghe inferiori, ma non solo. Gli ultrà tedeschi, tra i più temuti a livello europeo, hanno sotterrato l'ascia di guerra. L'alleanza, o meglio, la non belligeranza è dettata da un fatto nuovo. C'è una volontà comune, quella di combattere un nemico comune: i salafiti, ossia i fondamentalisti islamici.
Come scrive il Blick in un articolo apparso sull'edizione odierna circa 350 tifosi si sono trovati a Dortmund per manifestare contro il predicatore dell'odio Pierre Vogel, un tedesco convertito all'islam e diventato uno dei seguaci maomettani più fondamentalisti.
Il Blick riprende i giornali tedeschi, il "Die Welt", la "Frankfurter Rundschau", che raccontano di una Germania che sta cominciando a manifestare i primi segnali di rigetto verso un islam che mostra soprattutto (grazie ai media) il suo volto più radicale. A inizio ottobre una cinquantina di hooligans hanno marciato per Francoforte sul Meno urlando "Gesù, Gesù" annunciando l'intenzione di "andare a caccia dei salafiti e di ricacciarli da dove arrivano". Tra i fans sfilati nella città sul Meno non solo gli ultrà locali, ma anche i famigerati tifosi del Dinamo Dresda, tra i più esagitati di Germania, del Waldhof Mannheim e del Basilea.
La polizia della Renania Settentrionale-Vestfalia sta tenendo sotto controllo la manifestazione prevista il prossimo 26 ottobre a Colonia, altra piazza caldissima nel mondo del calcio tedesco. Sono già 300 le persone che si sono annunciate, mentre su Facebook sono già 800 le adesione alla manifestazione. Il motto del gruppo è "Hooligans contro i salafiti" (Hooligans gegen Salafisten, HoGeSa).
Erich Rettinghaus, rappresentante del sindacato di polizia spiega il fenomeno: "I tifosi di calcio ne approfittano del momento propizio per assumere il ruolo delle persone di cuore per una buona causa per ottenere nuovi adesioni". Come detto, la tensione è alle stelle. La polizia si sta attrezzando per far fronte alla situazione, che a Colonia può diventare esplosiva, ma non solo. Ad Amburgo si temono nuovi scontri.
