In una breve dichiarazione pubblicata nel tardo pomeriggio, il DFAE non si congratula direttamente con Liu e neppure ne chiede la liberazione a Pechino.
"Il premio Nobel per la pace è stato conferito oggi a un difensore dei diritti umani, che è in detenzione dal dicembre 2008. Da questa data, la Svizzera ha moltiplicato gli interventi" in favore di Liu, scrive il DFAE, e prosegue rilevando che "con la Cina, l'impegno della Svizzera nel dialogo sui diritti umani è regolare e costante".