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SVIZZERACambia sesso e la cassa malattia non paga, continua il ricorso

15.09.10 - 18:24
keystone
Cambia sesso e la cassa malattia non paga, continua il ricorso

LUCERNA - Sei anni dopo l'intervento chirurgico per cambiare sesso, un uomo di 73 anni - diventato donna - non sa ancora se sarà la sua cassa malattia a pagare i costi dell'operazione. Sulla base di un giudizio della Corte europea dei diritti dell'uomo, il Tribunale federale (TF) ha rivisto una precedente sentenza e rinviato il caso all'assicuratore.

Nel 2004, all'età di 67 anni, l'uomo si era sottoposto a un'operazione per diventare donna. La sua cassa malattia, la SWICA, non aveva voluto farsi carico dei costi dell'intervento di 42'700 franchi in quanto l'assicurato non aveva rispettato il termine di attesa di due anni tra la decisione e l'operazione vera e propria.

Nel 2005 il Tribunale federale delle assicurazioni (TFA) - ormai integrato nel Tribunale federale di Lucerna (TF) - aveva dato ragione alla SWICA considerando che il rispetto del termine di due anni rappresenta in ogni caso una condizione per il rimborso. Ma l'anno scorso la Corte di Strasburgo aveva difeso la posizione dell'assicurato, condannando la Svizzera per aver violato il diritto al rispetto della vita privata del transessuale.

Secondo i giudici il termine di due anni - voluto dal legislatore per evitare mosse impulsive - non aveva senso, vista l'età dell'interessato. L'uomo aveva inoltre atteso per rispetto della ex moglie (nel frattempo morta) e dei figli. La Corte aveva condannato la Svizzera a versare un'indennità di torto morale di 15'000 euro e un risarcimento di 8'000 euro.

Oggi il TF ha accolto la domanda di revisione presentata dal transessuale e annullato la sentenza del TFA, ma non dice se la cassa malattia debba rimborsare le spese o no. La questione torna alla SWICA che, con ulteriori perizie, deve decidere se, in questo caso concreto, l'operazione rappresentasse il solo trattamento possibile e dovesse quindi obbligatoriamente essere rimborsata.

In un comunicato, Transgender Network Switzerland (TGNS) si dice soddisfatta della decisione storica. Dopo 22 anni, il TF ha preso le distanze dal regolamento secondo il quale le casse malattia devono farsi carico delle spese per questo tipo di operazione solo dopo due anni di trattamenti psicologici e psichiatrici, scrive l'organizzazione dei transessuali.

Nella loro udienza di oggi i giudici di Lucerna hanno anche criticato il giudizio della Corte europea dei diritti dell'uomo. Ritengono difficile individuare dove esattamente Strasburgo abbia scorto una violazione dei diritti dell'uomo. Ma il Tribunale federale deve seguire questa sentenza.

Foto (archivio) Keystone
Ats

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