Cerca e trova immobili
Debora Tamborini è stata multata mercoledì dopo la partita Svizzera Spagna dalla polizia di Dietikon per aver suonato il clacson. La polizia: "Le regole vanno rispettate anche durante i mondiali"
DIETIKON - Debora Tamborini è di Spreitenbach. Ha 31 anni, è impiegata di commercio e ha un grande amore: la nazionale svizzera. Un amore così grande che, in occasione dei tornei internazionali di calcio, gli europei e i mondiali, è solita prendersi due settimane di vacanza.
Al fischio finale dell'ormai storica partita della Svizzera contro la Spagna, Debora ha voluto festeggiare la vittoria per le strade, insieme al suo fidanzato. Non è stata l'unica. In Svizzera tedesca sono stati quasi 1,3 milioni gli spettatori che hanno seguito alla Tv pubblica svizzera l'incontro e migliaia le persone sulle strade e nelle piazze a festeggiare. Come racconta il Blick oggi, come tanti svizzeri, è salita in macchina, insieme al moroso e alla figlia di lui e ha cominciato il giro del paese. Erano le 18 .
A Dietikon, città del canton Zurigo, Tamborini ha avuto però la sfortuna di ritrovarsi dietro un'auto della polizia. "Ho riflettuto brevemente, se continuare a suonare il clacson" - ha raccontato al Blick - "d'altronde non era mica mezzanotte". Debora ha continuato a suonare. Grave errore. Sul tetto dell'auto della polizia si è acceso il segnale: "Halt Polizei". Tamborini, nonostante abbia cercato di fare capire che quei colpi di clacson erano dovuti alla gioia per la vittoria svizzera, non è riuscita a fare cambiare idea ai due agenti, un uomo e una donna. 40 franchi di multa. Multa registrata alle ore 18.45. Un'ora dopo il fischio di chiusura della partita.
Suonare il clacson viola le norme della circolazione e in Svizzera è proibito. Ma non finisce qui. Tamborini, la sera stessa, ha inviato un'email alla polizia comunale di Dietikon, chiedendo che la multa le fosse ritirata, vista la generale euforia per la vittoria della nazionale. Lapidaria la risposta del capo della polizia Rolf Wohlgemuth: "Come lei stessa ha indicato nella sua e-mail ieri, ha potuto constatare di avere infranto la legge sulla circolazione stradale. Legge che vale anche durante i mondiali di calcio".
Silvia Muelli, portavoce della polizia cantonale zurighese, interpellata dal Blick, è invece più morbida e conciliante: "agiamo secondo il principio della proporzionalità. In tutti i casi dopo una vittoria della Svizzera tolleriamo anche chi suona il clacson".
Foto d'apertura: Blick
