La Camera dei cantoni ha approvato oggi l'oggetto all'unanimità, dando il via libera a un adeguamento agli sviluppi di Schengen. Toccherà ora al Nazionale confermare la decisione.
Una seconda divergenza emersa nei due rami del parlamento riguarda la confisca di armi e munizioni non marcate: la Camera del popolo non ha infatti voluto che esse possano essere sequestrate all'interno del territorio nazionale dopo la fine di luglio 2010. Tale possibilità è invece stata propugnata dal Consiglio federale, dagli Stati e, stamane, anche dalla Conferenza di conciliazione.