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Il Dalai Lama ha espresso la sua preoccupazione per il riscaldamento ambientale. "Una minaccia più grave di quella politica", ha affermato. Lo scioglimento dei ghiacciai tibetani avrebbe infatti conseguenze catastrofiche in questa regione dove hanno origine i grandi fiumi asiatici.
Il religioso ha quindi chiesto a Simoneschi-Cortesi di affrontare questo tema con la consigliera federale Micheline Calmy-Rey per fare in modo che la Svizzera parli di tale problema nelle relazioni internazionali tra Stati. Il religioso ha poi ricordato che nella Confederazione vivono circa 4'000 esuli tibetani. "Sono contento che abbiano trovato un rifugio armonioso in Svizzera", ha aggiunto.
Al termine dell'incontro, Simoneschi-Cortesi ha dichiarato di essere molto onorata di poter incontrare il Dalai Lama e di provare una grande gioia. La presidente ticinese del consiglio nazionale ha sottolineato che molti tibetani sono ormai diventati cittadini svizzeri e "oggi a Losanna rappresento anche loro".
"Abbiamo evocato i numerosi valori comuni del cristianesimo e del buddismo: l'amore per il prossimo, il rispetto, la tolleranza e la non violenza", ha proseguito Simoneschi-Cortesi, ricordando anche che la Svizzera è da anni impegnata per l'applicazione dei diritti umani, anche in Cina.
In occasione dell'incontro Simoneschi-Cortesi ha regalato al Dalai Lama una prestigiosa penna. Il Premio Nobel per la pace ha invece offerto alla "prima cittadina" svizzera la tradizionale sciarpa bianca.
