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Si tratta della prima grande esposizione dedicata a Erni negli ultimi 37 anni. L'artista lucernese è infatti stato disdegnato a lungo dalla critica e dai musei pubblici, che gli rimproveravano un'arte puramente decorativa. Ma adesso è giunta l'ora di rivalutare le sue opere senza pregiudizi, ritiene il direttore del museo Peter Fischer.
La mostra retrospettiva inizia e termina con l'opera murale gigante "Die Schweiz, das Ferienland der Völker" (La Svizzera, il paese delle vacanze dei popoli), eseguita nel 1939 per l'esposizione nazionale di Zurigo. Secondo Fischer, questa è un'opera chiave sia per Erni - che a 30 anni si fece conoscere dal grande pubblico - sia per l'arte elvetica. A Lucerna saranno esposti 35 dei 91 metri dell'opera originale, che misura cinque metri di altezza.
La prima parte dell'esposizione ripercorre il processo con cui Erni ha trovato il suo stile. Alla fine degli anni '30, il lucernese completò la sua arte astratta con elementi concreti, a volte provenienti dall'iconografia tradizionale. Questa sintesi rappresentò una grande innovazione che resta interessante ancora oggi, secondo Fischer.
Negli anni '40 e '50, è un fiorire di una quantità di opere conosciute e meno conosciute. Realizza lavori ispirati alla mitologia greca, allo sport e alla scienza. Altri temi ricorrenti sono: cavalli, madre e figlio, tecnica, guerra, politica e ambiente.
L'esposizione presenta inoltre le diverse opere eseguite su richiesta dall'artista: da una banconota a un recente dipinto murale per l'ONU, passando dai manifesti sui quali ha espresso il suo impegno sociale e ecologico.
Il Kunstmuseum vuole offrire al pubblico una visione distaccata delle opere di Erni, mediando tra i suoi sostenitori e i suoi critici, ha detto Fischer.
Hans Erni nasce il 21 febbraio 1909 a Lucerna in una famiglia modesta. Negli anni '20 fa un apprendistato di geometra e diventa disegnatore edile. Dopo aver frequentato la scuola di arti applicate, parte per Parigi allo scopo di perfezionare la sua istruzione. Incontra Picasso, Braque, Arp e Calder e nel 1932 contribuisce alla formazione del gruppo "Abstraction-Création". Nel 1937, diventa membro del sodalizio "Allianz", fondato a Zurigo, che si prefigge di far conoscere l'arte astratta in Svizzera.
L'esperienza del nazionalsocialismo e della Seconda Guerra mondiale portano Erni ad avvicinarsi al marxismo, ritenuto dall'artista l'unico mezzo per realizzare le sue aspirazioni di giustizia sociale. Le autorità lo boicottano fino a quando il pittore si allontana dal comunismo, disgustato dal regime del terrore di Stalin.
In occasione del suo centesimo compleanno - il 21 febbraio scorso - l'artista ha dato vita al Premio Hans Erni, dotato di 50'000 franchi e attribuito ogni due anni dal 2010 a "persone che pensano e agiscono in maniera progressista".
