Nel suo organo di stampa, il movimento antiseparatista afferma che il vallesano "dev'essere silurato o costretto a dimettersi con effetto immediato": il presidente - afferma Force démocratique - darebbe la preferenza alla creazione di un nuovo cantone composto dal Giura e dal Giura bernese piuttosto che al mantenimento della situazione attuale.
Force démocratique è contraria all'organizzazione di un nuovo plebiscito nel Giura bernese. "Non abbiamo paura dei risultati ma vogliamo evitare che la regione si incendi nuovamente", spiega il suo presidente Roland Benoit. Il segretario generale dell'AIJ Emmanuel Gogniat ha rifiutato di commentare le dichiarazioni del movimento del Giura bernese.
L'approssimarsi della scadenza del 4 maggio mette inoltre in fermento i vari gruppuscoli "storici" della questione giurassiana. Il gruppo Sanglier, composto di militanti probernesi, ha esposto sull'edificio del Parlamento giurassiano uno striscione con la scritta "Tornate, è più semplice". Il suo avversario Bélier ha distribuito 20 000 volantini nel Giura e nel Giura bernese nel quale esorta la popolazione a cessare di essere delle "pecore" per diventare nuovamente degli "arieti" (béliers).
Creata 15 anni fa dai cantoni Berna e Giura sotto il patrocinio della Confederazione, l'AIJ è incaricata di trovare una soluzione politica al conflitto giurassiano. Il suo presidente è designato dal Consiglio federale. Il 4 maggio l'assemblea presenterà il rapporto definitivo sulle tre soluzioni che sono state studiate e formulerà le proprie raccomandazioni.