Unico intervento degno di nota è stato quello di ieri di due cacciabombardieri F/A 18 - il primo da quando sono stati adottati dall'aeronautica militare elvetica - in un caso di violazione dello spazio aereo.
Un elicottero è stato scoperto nei pressi di Zernez: il pilota non ha reagito ai tentativi di stabilire un contatto da parte del Pilatus PC7 delle Forze aeree svizzere che pattugliava lo spazio aereo chiuso al traffico a causa del WEF ed è quindi stato sollecitato l'intervento degli F/A 18.
I due cacciabombardieri hanno intercettato il velivolo a Thusis (GR) e lo hanno scortato all'aerodromo di Samedan (GR), dove è stato costretto a posarsi al suolo. Quando i due jet hanno avviato la manovra di avvicinamento al velivolo - nella regione Gottardo-Sedrun - hanno provocato un potente "bang sonico" (rumore generato dal superamento della barriera del suono).
Il ministro della difesa elvetico Ueli Maurer è stato informato dell'accaduto, indica la nota, precisando che in nessun momento vi è stato un pericolo per il WEF. L'Ufficio federale dell'aviazione civile ha avviato un'inchiesta per chiarire i fatti.
Nel corso del WEF si sono verificate anche altre quattro violazioni dello spazio aereo, due delle quali nella fase di esercitazione prima del Forum. In nessun caso vi è stato un pericolo per la popolazione e per lo svolgimento del simposio.
Le truppe di terra hanno invece protetto le infrastrutture riguardanti il traffico, l'elettricità e l'approvigionamento idrico e hanno fornito un supporto a livello di logistica e di sanità alle autorità grigionesi.