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BELLINZONATPF: a processo grosso traffico internazionale di eroina

18.08.08 - 11:12
TPF: a processo grosso traffico internazionale di eroina
BELLINZONA - Uno dei più importanti processi di traffico di droga mai celebrati in Svizzera si apre oggi davanti al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona. Due fratelli e il loro padre sono accusati di aver partecipato a un'organizzazione criminale attiva nel traffico internazionale di eroina. Tra il 1997 e l'agosto 2003, questo clan familiare, di origine kosovara, avrebbe smerciato almeno 1475 chili di eroina, 970 dei quali sono stati sequestrati, mentre 505 erano stati consegnati ad altri spacciatori. Secondo l'atto d'accusa del procuratore federale Edmond Ottinger, l'organizzazione si riforniva principalmente in Turchia.

La droga è stata in seguito distribuita in parecchi paesi europei per il tramite di luogotenenti che gestivano le transazioni, di agenti, di carrozzieri che preparavano i nascondigli nelle vetture, di corrieri e di collettori di fondi. Tutti praticavano la legge del silenzio. "Grazie alla sua struttura complessa e tentacolare, nonché all'ampiezza della sua attività criminale e alla natura delle regole che la governavano, il clan era considerato estremamente pericoloso. "Sin dalla metà degli anni '90, era uno dei principali fornitori di eroina dell'Europa occidentale", afferma Ottinger.

Nell'ambito di questa vicenda, la polizia aveva in particolare sequestrato sette chili di eroina a Epalinges (VD) nel febbraio 2000, otto a Bavois (VD) nel maggio 2001, nonché 25 nel canton Lucerna nel 1997. Altro grosso cliente era costituito dall'Italia dove il clan avrebbe fornito alla "cellula marocchina" di Milano non meno di 326 chili di eroina. Il principale accusato, un kosovaro di 42 anni, era stato arrestato in Macedonia il 2 agosto 2003. In seguito, era stato estradato in Svizzera e trasferito alla prigione losannese di Bois-Mermet. Dovrà rispondere dell'accusa di partecipazione aggravata ad un'organizzazione criminale, di traffico di stupefacenti nonché di riciclaggio di denaro.

Uno dei suoi fratelli è già stato processato in Kosovo e condannato il 18 novembre 2005 a 18 anni di reclusione. Poco dopo il verdetto, un commando armato aveva attaccato la prigione dove era stato detenuto, ferendo tre poliziotti e distruggendo due veicoli della polizia. Un altro fratello, di 28 anni, dovrà pure comparire da lunedì davanti al TPF di Bellinzona e rispondere dell'accusa di sostegno a un'organizzazione criminale, al pari di suo padre. Domiciliato a Künzelsau (D) prima dell'arresto, il patriarca 68enne viveva sulle spalle dei servizi sociali. Secondo le intercettazioni telefoniche, il padre sarebbe stato al corrente dell'intera vicenda legata ai suoi figli. Non è invece stato stabilito se sia implicato o meno nel traffico di stupefacenti. Il processo dei tre uomini dovrebbe durare due settimane. La sentenza non è attesa prima del mese di settembre.



ATS
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