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SvizzeraOmicidio Ponte Caprisca: presunto sicario nega accuse

19.12.06 - 17:12
Omicidio Ponte Caprisca: presunto sicario nega accuse

MOSCA - Si è aperto a Mosca il processo nei confronti di Alexander Bakaev, il 37enne di origine cecena accusato di aver ucciso a Ponte Capriasca quattro anni fa Flavia Bertozzi - 32 anni e in stato di gravidanza - per una vendetta nei confronti del marito, guardia di confine in servizio al valico autostradale di Chiasso-Brogeda.

Davanti ai giudici Bakaev ha ammesso di aver conosciuto Klaus Ingo Opris, il 35enne con doppia cittadinanza tedesca e romena considerato il mandante dell'omicido, ma ha negato qualsiasi coinvolgimento nel delitto. Si è trattato della prima dichiarazione al riguardo dal momento del suo arresto, nell'agosto 2005: finora aveva infatto rifiutato di parlare con gli inquirenti.

Bakaev ha ammesso di essere entrato in Svizzera con Opris, proveniente dalla Germania, ma ha negato di aver mai visto la casa di Bertozzi. Obiettivo del viaggio - ha detto - era incontrare un banchiere che voleva ingaggiarlo come guardia del corpo. Alla fine Opris però lo lasciò semplicemente in un hotel: Bakaev non è stato in grado di dire dove, a suo avviso perché non capiva la lingua. In seguito è rientrato in Russia.

Il processo si svolge a Mosca perché la Russia non concede l'estradizione di suoi cittadini. La procura russa aveva rinviato a giudizio Bakaev nel settembre 2005 per assassinio sulla base della documentazione raccolta dagli inquirenti svizzeri. Il tribunale valuterà le testimonianze video raccolte in Svizzera e non è escluso che alcuni testi saranno chiamati a comparire in aula, ma nulla è stato ancora deciso. Non vi è inoltre alcun termine riguardo alla sentenza.

La vicenda trae origine da un controllo effettuato il 31 marzo 2002 al valico autostradale di Chiasso nei confronti di Opris da parte di tre guardie di confine, fra cui Andrea Bertozzi. Opris sostiene di essere stato brutalizzato e di aver per questo cercato vendetta.

La sera del 3 dicembre 2002 si presentò quindi con un complice (secondo gli inquirenti e le stesse dichiarazione di Opris, si tratta di Bakaev) al domicilio di Bertozzi. La guardia di confine non era però in casa: i due trovarono la moglie - incinta di due gemelli - e un'amica, che furono legate e imbavagliate. Flavia Bertozzi venne poi sgozzata, sembra da Bakaev.

Opris ha sempre sostenuto di aver voluto solo dare una lezione alla guardia di confine, ma di non aver voluto la morte della donna. Per il delitto nell'ottobre 2005 è però stato condannato all'ergastolo da un tribunale di Bucarest.

Nell'aprile 2004 due altre persone coinvolte nella vicenda - Valentin e Dorin Munteanu, padre e figlio di nazionalità moldava - erano stati condannati dalle Assise criminali di Lugano per complicità, rispettivamente a sette anni e mezzo e a sei anni di reclusione. Nello stesso processo, alla moglie di Opris, Claudia, erano stati inflitti 18 mesi con la condizionale. La corte ha ritenuto che la donna, a conoscenza dei piani del marito, non avesse fatto nulla per dissuaderlo dal suo intento.

ATS
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