Nato a pochi metri della pista, Kölliker nella sua brillante carriera ha vestito solo tre maglie. E a Bienne ha contribuito a conquistare gli unici tre titoli del club
BIENNE - Nato nel 1953 a pochi metri dalla pista di Bienne, il piccolo Jakob - per tutti Köbi - altro non poteva fare che infilare un paio di pattini e scendere sul ghiaccio. Con ottimi risultati. Il giovane Kölliker - che esordì in prima squadra nel lontanissimo 1972 a soli 19 anni - divenne fin da subito un pilastro del club bernese e poco dopo pure della nazionale.
Difensore dalla classe cristallina e con una visione di gioco fuori dal comune, il figlio del Seeland ha fatto le fortune del suo Bienne. Dapprima conquistando - da capitano e a soli 21 anni - la promozione nella massima serie, poi impossessandosi degli unici tre titoli nella storia del club (1977/78 - 1980/81 - 1982/83). Da protagonista. Da campione.
Da capitano del Bienne e della Nazionale, da giocatore affermato e riconosciuto, Köbi compie una scelta strana. Una scelta di vita. Nella stagione 1984/85 firmò infatti per l’Ambrì, che quell’anno militava in LNB. «Una squadra d’amore», disse Köbi spiegando la sua decisione. Ma Kölliker non restò nella serie cadetta a lungo. Quella stessa stagione - infatti - il club biancoblù conquistò - grazie pure all’esperienza e alla carica agonistica portata dal suo nuovo numero 14 (7 gol e 30 assist in 40 partite) - una strameritata promozione in Serie A. In Leventina Köbi rimase altre quattro stagioni. Prima di far ritorno a casa. Nella sua Bienne. Dove chiude la sua ventennale carriera nel 1993. A 40 anni suonati. Una carriera impreziosita da ben 13 mondiali - 1 nel gruppo A, 11 nel B e 1 nel C - e dalle Olimpiadi di Innsbruck nel 1976 e di Calgary nel 1988 con i colori rossocrociati. Spesso da capitano. In Nazionale come a Bienne e ad Ambrì. Le uniche tre maglie vestite in una straordinaria carriera. I tre amori della sua vita.
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