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Sotto la lente la stagione '85-'86 dei bianconeri: la stella Kent Johansson illuminò la Resega con 92 punti in 40 incontri
LUGANO - Il primo titolo è un po' come il primo amore: non si scorda mai. In casa Lugano il campionato vinto nella stagione 1985-86 è un segno indelebile nelle menti dei tifosi bianconeri, soprattutto quelli un po' in là con l'età. Quella stagione vincente diede il via a un periodo di tre anni in cui nessuno in Svizzera riuscì a contrastare l'inarrivabile formazione bianconera.
Sotto la guida del “mago” John Slettvoll i vari Kent Johansson, Jörg Eberle, Claude Domeniconi, Sandro Bertaggia e il capitano Beat Kaufmann (solo per citarne alcuni...) dominarono la stagione regolare per poi “mangiarsi” gli avversari anche nei playoff. I sottocenerini chiusero la regular season al primo posto con 27 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte. Il distacco sul Davos secondo fu di cinque lunghezze. Nei playoff, che vennero disputati per la prima volta in Svizzera, il Lugano ebbe la meglio in semifinale sul Sierre e in finale sui gialloblù: entrambe le serie, al meglio delle tre partite, si chiusero sul 2-0. In quelle quattro partite l'inarrestabile squadra di Slettvoll segnò qualcosa come 26 reti!
Il miglior marcatore dei bianconeri, in una stagione in cui le avversarie dovettero inchinarsi di fronte alla forza del Lugano, fu ovviamente l'inarrivabile Kent Johansson che – tra regular season e playoff – mise a segno 49 reti e 43 assist in 40 partite.
Il successo, oltre alle reti del cecchino svedese, fu griffato soprattutto da un certo John Slettvoll: l'allenatore scandinavo fu il vero artefice del primo titolo. Con il suo stile di hockey innovativo (unico in Svizzera), l'allora 42enne puntò tutto sul gioco difensivo. Non a caso il team sottocenerino chiuse la regular season di gran lunga con la difesa meno perforata del campionato.
Quale Lugano è stato più forte, quello del 1985/86 o del 2015/16? Rispondi votando nel sondaggio.
