Jean-Luc Truelle, luminare di traumatologia cranica, ha fatto il punto sulla situazione del pilota tedesco ammettendo anche che i tempi di un eventuale recupero sono imprevedibili
GRENOBLE (Francia) – Ogni mattina, all’ospedale di Grenoble, è una buona mattina. Ogni notte superata senza problemi per Michael Schumacher è infatti una piccola-grande vittoria. È un piccolo-grande passo verso il fondo del tunnel, l’uscita da una situazione complicatissima e potenzialmente letale.
In coma farmacologico dopo le lesioni alla testa riportate nell’incidente di Meribel, il campionissimo tedesco deve mettercela tutta per guadagnare tempo. Di questo sono sicuri gli esperti interpellati: più ore, giorni, passano e più aumentano le speranze di sopravvivenza.
"Se Michael passerà una o due settimane senza complicazioni, potrà sopravvivere – ha ammesso Jean-Luc Truelle, specialista di traumatologia cranica sulle colonne del quotidiano francese l’Equipe – anche se è ovvio sottolineare come, per la famiglia, la durata di una tale incertezza è una sofferenza enorme. Per quanto riguarda l’evoluzione della lotta di Schumacher è impossibile fare previsioni: sono tempistiche esprimibili in settimane, in mesi, a volte anni. È una verità, una realtà che il professor Gay, il primario della neurochirurgia dell'ospedale, ha la grande onestà di esprimere".