Cerca e trova immobili
«Ci sono momenti in cui l'aspetto umano dovrebbe prevalere su quello economico» La mamma di Luis Salom, pilota scomparso cinque anni fa: «Non bisognerebbe correre dopo una tragedia»
BARCELLONA - Questa è stata una settimana molto difficile per il mondo dei motori. La tragica morte di Jason Dupasquier ha scosso tutto l'ambiente. E, inevitabilmente, le discussioni attorno a uno sport che resta (e resterà sempre...) pericoloso si sono accese... Bisognava fermarsi? Cinque anni fa anche Luis Salom aveva perso la vita durante le qualifiche del GP di Catalunya.
María Horrach, madre dello spagnolo, ha dichiarato di aver trovato ingiusta l'idea di gareggiare in entrambe le circostanze... «Quando mi hanno comunicato la morte di mio figlio io ho detto che, per rispetto verso mio figlio e gli altri piloti, il GP non doveva proseguire», le parole della donna ad AS.
Tutta una questione economica? «Penso che a volte bisogna avere un po’ di umanità e mettersi nei panni dei piloti, che sono quelli che salgono in moto con un compagno di squadra appena scomparso. Mancava l’umanità sia nel caso di mio figlio che di Dupasquier. Ci sono momenti in cui l'aspetto umano dovrebbe prevalere su quello economico. Se fosse stata presa la decisione di fermarsi, avrebbero dato un grande segnale al resto del mondo».
Nel frattempo il pm italiano ha dato il via libera per il rientro della salma in Svizzera. Dalle prime indagini si è stabilito che nessuno ha delle responsabilità per quanto accaduto e che si è trattata, purtroppo, di una fatalità.
