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LUGANOAlex Fontana: «Sto studiando il cinese. Gli Esports? Un mondo in continua evoluzione»

21.04.20 - 06:00
Un simulatore e tanta adrenalina: il ticinese è pronto a iniziare il campionato virtuale EuroNASCAR Esports Series
Alex Fontana
Alex Fontana: «Sto studiando il cinese. Gli Esports? Un mondo in continua evoluzione»
Un simulatore e tanta adrenalina: il ticinese è pronto a iniziare il campionato virtuale EuroNASCAR Esports Series
«Il mio sterzo nuovo ha una forza tale che, quando vado a sbattere contro il muro, devo addirittura staccare le mani dal volante».
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LUGANO - Vivere le emozioni e l'adrenalina della pista direttamente da casa propria? Si può! Per avere una conferma basti chiedere ad Alex Fontana, pilota ticinese che negli ultimi giorni è stato ingaggiato dal team 42 Racing. Un team svizzero (con sede amministrativa a Lugano) per il quale il diretto interessato aveva già fatto dei test negli scorsi mesi. Visto il periodo nel quale stiamo vivendo, quello degli Esports è un settore che si sta diffondendo a macchia d'olio. E dove gli sponsor hanno iniziato ad "annusare" e a mettere mano, trovando terreno fertile. 

Insomma niente aerei sui quali viaggiare per raggiungere le destinazioni delle gare, ad Alex Fontana - in questo periodo di quarantena - basta recarsi nella sua cantina per salire a bordo del suo simulatore e impugnare il suo attrezzo da lavoro preferito: il volante. E poi piede sul gas e via...

Prima di parlare di tutto ciò, al pilota luganese abbiamo chiesto come sta vivendo le giornate ai tempi del coronavirus... «È un periodo strano nel quale ognuno di noi convive con i propri timori, relativi in particolar modo a quel che sarà del nostro futuro. Personalmente cerco di tenere sempre occupata la mente, dando maggior peso a quelle cose che - per mancanza di tempo - ho spesso lasciato in sospeso. Il tempo vola, mi sembra ieri che la crisi è iniziata. In questi giorni qualche incertezza inevitabilmente bussa alla mia porta. Mi chiedo spesso: "Quando tornerò a correre?". Non ci sono certezze e qualcuno dirà che lo sport oggi non conta, ma per noi che di questo viviamo conta eccome».

Il 27enne di Lugano ne sta approfittando per approfondire le sue conoscenze... «Proprio così. Sto studiando il cinese, tramite delle lezioni online. Negli ultimi anni mi è capitato spesso di recarmi in Cina e per forza di cose i rapporti con questa parte del mondo si sono ampliati. Ecco perché reputo importante conoscere anche questa lingua. Ai tempi suonavo anche il violoncello, ma è una passione che potrò continuare a coltivare in futuro. Adesso voglio sfruttare la quarantena per qualcosa che mi torna utile nel mio lavoro».

Raccontaci tutto del mondo relativo agli Esports... «Per me il simulatore "casalingo" non è propriamente una novità. Già nel 2016, quando ero passato dalle monoposto al Gran Turismo, lo utilizzavo. In seguito c'è stato un periodo di break dovuto al fatto che molte squadre per le quali gareggiavo lo avevano già e così utilizzavo il loro. Questo però mi è sembrato il momento migliore per ritornare a maneggiarlo. Ho così comprato nuove componenti».

Un mondo virtuale ma che si avvicina parecchio alla realtà... «Per divertirsi non è necessario disporre di un simulatore da tanti soldi. Diciamola tutta: può bastare anche un semplice volante. Io però, per non perdere quell'adrenalina che noi piloti viviamo ogni volta che scendiamo in pista, mi sono attrezzato. Il mio sterzo nuovo - dal valore di circa 1'500 franchi - ha una forza tale che, quando vado a sbattere contro il muro, devo addirittura staccare le mani dal volante. Ho pure un'impostazione che mi consente d'indurirlo talmente tanto da creare una forza di resistenza tale da simulare una Formula 2, priva del servosterzo e del carico aerodinamico. Inoltre, in aggiunta a un sedile da corsa, ho tre schermi molto grossi che mi girano attorno: spengo la luce ed è come se vedessi fuori dal vetro della mia auto. Tutte sensazioni che mi regalano l'adrenalina della corsa. Vi dico la verità: sembra di essere in pista, nel mio habitat naturale».

E questa settimana inizierai un campionato ufficiale... «È il campionato EuroNASCAR Esports Series, la versione europea della NASCAR. La prima gara sarà domani (oggi per chi legge, ndr) e verrà trasmessa persino su diversi canali, tra cui Youtube, con tanto di commento. Sarà il prologo, una sorta di show iniziale. Nei prossimi giorni inizierà poi il campionato vero e proprio, composto da 60 partecipanti. Verranno creati due gruppi da 30, i migliori si qualificheranno poi per le finali. Se ci sono in palio soldi? Vi dico la verità, non mi sono nemmeno informato da questo punto di vista. Credo che le cose potranno cambiare in futuro, a dipendenza dell'audience che sarà generata». 

Gli Esports sono un mondo in chiara evoluzione, anche favorito dalla crisi con la quale stiamo convivendo... «Esattamente. È un mondo incredibile in continua espansione, dove iniziano a girare anche molti soldi. In questo momento le sponsorizzazioni ruotano attorno soprattutto all'informatica. Vedi magari auto con la livrea di marche di computer: attualmente il mercato sta andando in questa direzione. Ma un giorno non è escluso si possa espandere ancor di più». 

Non solo realtà virtuale... «La cosa interessante dell'EuroNASCAR Esports Series è che si tratta del primo campionato virtuale che avrà un impatto anche sulla realtà. Mi spiego meglio: i migliori consegneranno punti per la classifica-team del campionato reale. Questo rende il tutto ancor più appetibile, soprattutto per le squadre stesse».

Qui il canale in cui si potranno seguire le gare: https://www.youtube.com/watch?v=8bCwg0pcHfw
Qui il canale youtube di Alex Fontana: https://www.youtube.com/channel/UCGaK03yYEBCMLpFrBxW2zZQ?app=desktop

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COMMENTI
 

fonta 4 anni fa su tio
Purtroppo non é questione di permetterselo o non permetterselo. La questione é che i piloti veri non la " mettono giù dura " a questo modo!

cle72 4 anni fa su tio
Mamma mia Ma sempre a criticare e commentare tutto Sì vero tanti hanno problemi e si parla solo del coronavirus, ma la vita va avanti e questa è la sua come io ho la mia e voi la vostra. Se ha i soldi per permetterselo buon per lui è il suo lavoro e ogni qualvolta che sale su uno di quei bolidi rischia la pelle. Tanto di cappello a lui e a tutti i piloti.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a cle72
Ehhhhh già. Il simulatore per lui è una spesa professionale e non un gadget della play station, gli tornerà utile. Esattamente come io ho dovuto cambiare computer il mese scorso, l'impresario dall'altra parte della strada ha preso un nuovo mezzo da cantiere e via dicendo. Ok, la gente fa fatica in fabbrica mentre lui gioca a fare l'automobilista! Bé io ripeto sempre la solita cantilena, se sei invidioso della sua paga, vai a fare il suo mestiere (rivolto agli altri). La cosa rimarrà impossibile finché lo sport nazionale ticinese rimarrà il lamento da bar. Immagino che una volta ci si complimentasse con i talenti della propria zona, dimostrando orgoglio e invidia per i risultati da lui ottenuti, e non verso la sua paga. Però io che ne so, sono del 2000 ... ;-D

F/A-18 4 anni fa su tio
Risposta a cle72
Capperi, pensavo che solo i nostri dottori rischiassero la vita per fare il proprio lavoro!

Norma Jean 4 anni fa su tio
Avevamo proprio bisogno di una “notizia” del genere, con gente che non arriva alla fine del mese, vista anche la situazione attuale, tra ritardi e burocrazia? Complimenti!

fonta 4 anni fa su tio
Aria fritta. Concordo, una non notizia! A chi interessa sapere cosa fa un gentlemen driver?

ArAcNo_J 4 anni fa su tio
Risposta a fonta
Pubblicità...

ArAcNo_J 4 anni fa su tio
Quando si hanno i soldi per permettersi un giocattolino cosi...
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