Jacques Villeneuve ha tirato le orecchie alla Ferrari, poco chiara con Leclerc e per questo indirettamente colpevole della crisi del tedesco: «Non so cosa farà ora Mattia Binotto»
MARANELLO (Italia) - Gli scarsi risultati ottenuti dalla Ferrari nella stagione recentemente andata in archivio? Secondo Jacques Villeneuve derivano anche dal modo in cui a Maranello hanno gestito i loro piloti. Secondo il canadese, campione del mondo su Williams nel 1997, la Rossa non ha saputo tutelare Sebastian Vettel né controllare Charles Leclerc, dando di fatto il la all'escalation di tensione culminata con lo scontro di Interlagos.
«In questa stagione la Ferrari è crollata - ha raccontato il 48enne al magazine olandese Formule1.nl - e questo a causa, per la maggior parte, del mancato equilibrio tra i due piloti. La Rossa non ha mai detto a Leclerc di rilassarsi e imparare dal compagno e per questo, fin dalla prima gara, il monegasco ha provato a dimostrare di essere il numero uno, di essere il futuro. I risultati ottenuti hanno spinto i fan a credere che Charles fosse il salvatore. I media, poi, hanno amplificato tutto, hanno cavalcato l'onda. Tutta questa situazione ha ferito Vettel, almeno io credo, come già accadde con Ricciardo ai tempi della Red Bull. La realtà è però che Leclerc non era ancora pronto per assumersi il ruolo di prima guida. È vero, ha lottato per le pole position e talvolta per le vittorie, ma mai per il Mondiale. Tutto ciò ha quindi danneggiato la Ferrari. Non so cosa farà ora Mattia Binotto, non so come funzionava ai tempi di Irvine e Barrichello, ma so che le cose erano chiare».