Ritiro o nuovo contratto? Secondo Carlo Pernat il Dottore ha già in mente quel che accadrà. «Ma non pensa di vincere il Mondiale, sa di avere davanti un fenomeno»
TAVULLIA (Italia) - Molla o continua? Andrà avanti oltre la prossima stagione o nel 2021 si dedicherà ad altro? E soprattutto, sarà ancora competitivo o gli sarà riservato il ruolo di comprimario?
Ancora pochi mesi e si saprà quale destino toccherà a Valentino Rossi. Anzi, quale destino si costruirà Valentino Rossi. Perché è partendo dalla risposta all'ultima domanda posta qui sopra che il pesarese deciderà se rimanere in MotoGP o se scendere definitivamente dalla moto.
La competitività del Dottore è proprio il punto centrale di tutta la questione. È l'elemento decisivo. Almeno di questo è convinto Carlo Pernat, che ai risultati in pista lega le scelte del 40enne.
«È chiaro che quando arrivi a quell'età qualcosa ti tocca pagare – ha sottolineato il manager – la speranza dei tifosi è quella che Valentino non paghi troppo. Rimettersi in gioco con il nuovo capotecnico è la scelta giusta. Lui è allenato, sta bene e in più la moto è buona; bene quindi che si giochi l'ultima carta. Per come la vedo io, se la carta è buona continuerà anche dopo la prossima stagione, altrimenti... non è mica scemo: alla fine del 2020 chiuderà. Rossi vuole essere competitivo. Ovvio, non è stupido, non pensa di vincere il Mondiale perchè sa di avere davanti un fenomeno. A Valentino dobbiamo dire grazie perchè ha reso popolare questo sport, perchè ha fatto 23 anni consecutivi, dal 1996 a oggi, a livello top. Detto questo, se uno si aspetta che vinca ancora, allora non ha capito niente... ».