Lo spagnolo ha teso la mano al Dottore e parlato di rinnovo: «I soldi non mi interessano. Rimango in Honda se il progetto mi convince»
VALENCIA (Spagna) - Le parole, le chiacchiere, le voci: tutto serve a colorire il circus. Quel che conta veramente, quel che fa la differenza tra due o più rivali, è però quel che accade in pista. Se non infila prestazioni convincenti e soprattutto vittorie, un pilota vede le sue parole perdere di peso specifico.
Di questo è convinto Marc Marquez, uno dei pochi campioni in grado di "destabilizzare" gli avversari prima del via.
«La verità è che davanti a un microfono puoi dire quel che vuoi - ha raccontato lo spagnolo a La Gazzetta dello Sport - ma se in pista non vai forte non serve a nulla. "Se vuoi distruggere il tuo avversario lo devi distruggere in pista. Puoi parlare e dire quel che vuoi ma è in pista che devi spingere forte e dimostrare cosa sai fare", mi disse Mick Doohan, aveva ragione».
Un fenomeno che perde raramente («Il mio rapporto con la sconfitta? È da tempo che non c’è un rapporto. Ma un giorno accadrà di perdere»), sta già guardando al futuro, al possibile rinnovo con la Honda. «La priorità è a livello sportivo. I soldi aiutano, ma non mi interessano veramente: devo essere convinto del progetto. Se lo sono, la priorità è la Honda».
Il 2021 del nuovo contratto di Marquez potrebbe anche essere il primo anno senza Valentino Rossi in pista... «Se continua così, Vale può continuare. Quello che sta facendo e ha fatto è incredibile: è sempre lì nonostante in sella ci siano un’altra generazione e stili e piloti diversi. La carriera di un pilota è fatta di una gran salita, dell'arrivo al punto massimo e della discesa, nella quale devi provare a essere il più dolce possibile. La discesa di Valentino è dolce dolce».