Il Dottore è pronto per la nuova stagione a due ruote: «C'è entusiasmo ma i nostri avversari sono cresciuti molto»
GIACARTA (Indonesia) - La nuova avventura - l'ennesima - di Valentino Rossi nel Mondiale è ufficialmente cominciata. A Giacarta il campione italiano ha infatti levato il velo, insieme con Maverick Viñales, alla moto che cavalcherà nei prossimi mesi. Una moto, quella costruita dagli ingegneri della Monster Energy Yamaha MotoGP Team, pensata per tentare di rivaleggiare alla pari con Honda e Ducati. Ma non sarà facile, dato che - negli ultimi anni - l'"altra" casa giapponese e quella italiana hanno fatto passi da gigante.
«Nella MotoGP attuale la differenza la fanno i dettagli e il lavoro è aumentato molto - ha raccontato il Dottore - Molto dipende dall'elettronica, con la quale gestire al meglio le gomme. Le ultime stagioni sono per noi state difficili ma questo inverno il nostro team ha lavorato duro. Siamo competitivi? Non sarà facile recuperare subito il terreno perduto dalle nostre avversarie, ma già dai test di Sepang dovremmo capire se la strada intrapresa è quella giusta. I miei 40 anni? Importante è la motivazione. Rispetto a un 25enne devo impegnarmi di più, però una volta arrivato alla gara se sai di poterti divertire, ovvero se sai di poter lottare per il podio o la vittoria, tutto diventa più leggero».