Il pilota spagnolo, due volte campione del mondo, saluterà tutti dopo la gara di Abu Dhabi: «Sarà speciale. Futuro? La porta per tornare non è completamente chiusa. La gara migliore? Valencia 2012»
ABU DHABI - Oltre 300 gare, due titoli Mondiali in bacheca, 32 GP vinti e 17 anni sotto i riflettori: per Fernando Alonso, dopo una vita in F1, quello di domenica ad Abu Dhabi sarà l'ultimo Gran Premio (salvo sorprese...).
«Sarà sicuramente una gara speciale e spero che anche il risultato sia buono - ha detto in conferenza stampa il pilota spagnolo della McLaren - Ho sempre cercato di fare del mio meglio e mi piace ricordare le persone con cui ho lavorato, con cui ho condiviso metà della mia vita. Cosa ricorderò di questo mondo? La disciplina e la preparazione maniacale dei team sono aspetti che non vedrete mai in altri sport e ad un livello così alto».
Tanti ricordi, tanti successi: inevitabile parlare dei più belli. «La vittoria più bella è stata quella di Valencia nel 2012 con la Ferrari. Se dovessi ripetere 100 volte quella gara, per 99 non la vincerei. Ma quella volta ci riuscii. Avversari? Michael Schumacher è stato il più duro che ho incontrato. Quando sono arrivato dominava questo sport».
Poi un accenno al futuro con la domanda sul possibile ritorno... «È presto. La porta per tornare però non è completamente chiusa. Magari ad aprile-maggio sarò disperato a stare sul divano e cercherò di rientrare, anche se mi sembra difficile tornare indietro e l'idea non è originale... Non so cosa mi riserva il futuro, questa sarà la mia sfida personale. La vita è lunga e meravigliosa: amerò sempre questo mondo».