Lenti e deludenti, Vettel e Raikkonen se la sono presa per le rudezze del pilota della Red Bull
SUZUKA (Giappone) - Max Verstappen, sempre lui. L'olandese della Red Bull ha fatto vivere un'altra domenica nera alla Ferrari. Il 21enne pilota ha infatti avuto modo di bisticciare sia con Kimi Raikkonen, con il quale si è incrociato nel secondo giro, che con Sebastian Vettel, che ha mandato in testa-coda all'ottava tornata. E il GP delle Rosse, già comunque ampiamente compromesso da qualifiche non all'altezza e dalle incertezze dei due driver, è divenuto nerissimo.
«Ci ho provato, spingendo al massimo fin dall'inizio – ha raccontato Vettel - Anche con Verstappen ho tentato, ma non mi ha lasciato spazio. Non abbiamo potuto fare la curva insieme. L’incidente è stato un disastro e, oltre a farmi perdere posizioni, mi ha lasciato con una macchina danneggiata. Con risultati simili non è facile essere ottimisti: visto il lavoro fatto, in queste situazione è difficile per tutti. A volte non so che dire. Sono senza parole. La gara è stata disastrosa».
Scuro anche il finlandese, per un contatto invece minimizzato da Verstappen («Non ho causato alcun incidente», ha sottolineato l'olandese): «Penso che la mia manovra in quel punto fosse corretta - ha ringhiato Kimi - I cinque secondi di penalità sono stati ridicoli».