Sfogo di Stefano Manzi dopo l'“attacco” da parte del 22enne ascolano: «Come ho fatto a non cadere? Non lo so»
MISANO ADRIATICO (Italia) – Non c'è comprensione, non c'è perdono. Come tutti, Stefano Manzi è rimasto basito davanti al folle gesto fatto da Romano Fenati durante il Gran Premio di San Marino di Moto2. A differenza di quei “tutti”, il 19enne è però stato la vittima, quello che era accanto al pilota ascolano e quello che ha rischiato tantissimo una volta che il suo freno è stato pizzicato.
«Fenati mi ha affiancato in rettilineo e ha tirato la mia leva del freno anteriore – ha raccontato il riminese della Forward Racing al sito Gpone.com – stavo andando a 217km/h... Come ho fatto a non cadere? Non lo so. Forse perché ho notato che ha tolto la mano dalla manopola della moto. Il suo è stato un gesto molto pericoloso, antisportivo, che non ci si aspetterebbe da nessuno. Nella curva seguente, poi, sono caduto, Romano ha rallentato ed ha esultato, non so per quale motivo lo abbia fatto. Perdonare? No. Si fatica a perdonare una sportellata, figuriamoci un gesto del genere, nel quale un avversario prova ad ammazzare un rivale ad oltre 200 all’ora. Io con Romano ho chiuso».