I cari del campione di motociclismo deceduto nel maggio 2017 hanno chiesto una cifra enorme al 31enne investitore. Il processo per omicidio stradale comincerà a ottobre
MISANO ADRIATICO (Italia) - Archiviata la cronaca e digerito - se possibile - il dolore, la famiglia di Nicky Hayden è passata al contrattacco. I cari del campione di motociclismo, morto nel maggio scorso sulle strade di Misano Adriatico mentre era in sella alla sua bici, hanno infatti chiesto un risarcimento di 6'000'000 di euro all'investitore.
"Viaggiando a 72,8 km/h dove il limite era di 50 km/h, il 31enne di Morciano si è macchiato di una colpa grave - si può leggere nella nota dei legali della moglie e dei parenti prossimi dell'americano - avesse rispettato i limiti, sia continuando a velocità costante, sia reagendo e frenando, l’incidente sarebbe stato evitato".
Partendo da questa considerazione, fatta tenuto conto della ricostruzione presentata dal consulente della Procura, il giovane alla guida dell'auto finirà a processo per omicidio stradale. Gli avvocati dell'automobilista puntano invece sulla responsabilità piena di Hayden. Sostengono che: "Se anche il nostro assistito avesse rispettato il limite di velocità, non rispettando lo stop il "ciclista" sarebbe comunque finito contro l’auto".