Nuovo attacco allo spagnolo. Questa volta è stato Felipe Massa a criticarne i comportamenti: «Esiste un Alonso fuori della macchina e un Alonso dentro la macchina»
OVIEDO (Spagna) - Prima l'ha detto Christian Horner, poi l'ha ribadito Felipe Massa: gli indizi sui modi poco gentili di Fernando Alonso, sul fatto che lo spagnolo non sia un uomo-squadra, ora sono due.
Il primo a criticare il pilota 37enne è stato il team manager della Red Bull, che la settimana scorsa ha risposto «No, grazie», alla possibilità di ingaggiarlo, giustificando la sua posizione con un inequivocabile: «Crea il caos».
Una nuova conferma della poca malleabilità dell'iberico è arrivata dal pilota brasiliano, che dell'ex collega ha elogiato le doti in pista. Meno quelle a "motori spenti": «Con Fernando c'è sempre stata una situazione di lotta - ha sottolineato Massa - con lui non ho mai avuto problemi fuori dal circus. Ma esiste un Alonso fuori della macchina e un Alonso dentro la macchina: sono due persone diverse. Come talento Fernando vale Michael Schumacher: ha la stessa facilità di capire la corsa e sa andare velocissimo. Quando però abbassa la visiera si trasforma in una persona differente e questo finisce per dividere i team. Molte delle squadre in cui ha corso le ha spaccate in due. Ha questo problema. Se non lo avesse avuto avrebbe vinto molto di più, visto il talento...».