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AUTOMOBILISMOUn ticinese in rampa di lancio: «Quando salgo sulla monoposto il cuore batte forte»

14.06.16 - 10:31
Giacomo Bianchi è un pilota emergente di grande talento: ha 16 anni e gareggia in Formula 4, la stessa categoria di Mick Schumacher
Un ticinese in rampa di lancio: «Quando salgo sulla monoposto il cuore batte forte»
Giacomo Bianchi è un pilota emergente di grande talento: ha 16 anni e gareggia in Formula 4, la stessa categoria di Mick Schumacher
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LUGANO - Il mondo automobilistico - e più precisamente la Formula 4 Championship - ha abbracciato all'inizio di questa stagione anche un pilota luganese: Giacomo Bianchi. Il ticinese ha 16 anni, abita a Tesserete e attualmente frequenta la scuola media superiore per sportivi d'élite di Tenero.

Il ragazzo è sul trampolino di lancio e la sua ascesa verso l'automobilismo che conta è stata finora veloce e importante se si pensa che fino a due anni fa (2014), Bianchi giocava a calcio nel Lugano in qualità di attaccante. «Malgrado giocassi a calcio ho sempre avuto la passione per i motori», ha esordito proprio il 16enne. «Non ho però iniziato tanto presto a guidare: nel 2014 ho deciso di appendere le scarpette al chiodo per prendere confidenza con i Kart, mentre l'anno scorso ho poi partecipato a 22 gare ambite anche a livello internazionale con la massima categoria, la KZ2 (6 marce cambio manuale)».

Ricordiamo che le vetture della F4 Championship, tutte uguali per regolamento, hanno una massa di 570 kg e raggiungono una velocità massima superiore ai 210 km/h.

Giacomo Bianchi, hai 16 anni e hai iniziato a guidare solo due anni fa. La tua ascesa verso le vetture che contano è stata veloce e importante...
«Nonostante la mia poca esperienza, i risultati si sono rivelati da subito molto buoni e potevo già competere con avversari che avevano seguito tutto un percorso kartistico da quando erano piccoli. Nel mese di dicembre 2015 poi, la mia famiglia mi ha permesso di fare un provino privato in Formula 4 in Italia, a Varano, e i risultati sono stati sorprendenti. Abbiamo discusso sul da farsi e alla fine mio padre mi ha permesso di iniziare con questa nuova sfida, esordendo nella primavera del 2016 con il campionato italiano di Formula 4, assistito dal Team Jenzer Motorsport di Lyss. Il proprietario del team, il Signor Jenzer Andreas, mi ha dato da subito piena fiducia e gliene sono molto riconoscente».

Come mai hai deciso di cimentarti in questa disciplina?
«È stato mio padre a trasmettermi questa grande passione per le corse, visto che è stato un pilota della "Porsche Cup": in passato ha vinto gare prestigiose ed è riuscito a portarsi a casa molte coppe di livello europeo. Lui è dunque per me un esempio».

Quali sono le tue sensazioni quando sali in macchina?
«Quando salgo sulla monoposto, sia se devo affrontare una gara oppure anche solo per fare dei test di prova, il cuore batte forte e sento una grande adrenalina. La cosa più importante per un pilota è però quella di non avere mai paura».

Parlami un po' della Formula 4 Championship...
«Il livello del campionato italiano di Formula 4 prevede sette gare sui circuiti ufficiali: Adria, Misano, Imola (due gare), Mugello, Monza e Vallelunga. Assieme a me gareggiano altri 35 piloti dai 16-18 anni provenienti da tutto il mondo. A rappresentare la Svizzera siamo solo in due e nel Team Jenzer, siamo in 6 piloti: due svizzeri, due argentini e due austriaci».

Nella tua categoria c'è anche il figlio di Michael Schumacher... potrà fare strada secondo te?
«Mick Schumacher è alla sua seconda stagione nel campionato italiano e tedesco di formula 4. Mick ha decisamente macinato molti chilometri con questa monoposto e chissà quanti con i kart. Chiaramente lo reputo un bravo pilota e quest'anno si sta facendo notare grazie ai buoni risultati ottenuti nelle prime gare di campionato».

Chi potrebbe sfondare in Formula 1 che gareggia in questa categoria?
«È molto difficile poter giudicare quale tra questi 36 piloti (me compreso) potrebbe fare strada, perchè purtroppo non dipende solo dal talento e dall'impegno che si mette in questa disciplina, ma dall'aspetto economico. Andando avanti con il tempo gli sponsor diventano infatti sempre più importanti e sostenere i costi per poter far fronte alle corse non è sempre evidente. Ci sono comunque buone possibilità per alcuni di noi».

Qual è il tuo rapporto con Alex Fontana?
«Alex Fontana, ex pilota di Gp3 ora pilota della MCLaren GT, è il mio coach-driver. Alex é per me un esempio, mi aiuta moltissimo e non solo nella preparazione fisica ma anche a livello mentale. Grazie a lui e ai suoi consigli tecnici il mio GAP è notevolmente diminuito in brevissimo tempo».

A quale pilota della Formula 1 ti ispiri?
«Ho conosciuto Nico Rosberg sul circuito di Adria un paio di mesi fa e parlando con lui ho capito quanto impegno e costanza mette in quello che fa. Se dovessi scegliere un pilota da seguire, penso proprio che sceglierei lui sotto tanti aspetti».

Come vedi il tuo Mondiale?
«Mancano ancora quattro gare su sette del campionato italiano, spero di riuscire a togliermi qualche soddisfazione, oltre che a fare una grande esperienza in pista. Finora ho conquistato 22 punti».

Le gare mancanti:

7 luglio: Mugello
11 settembre: Vallelunga
25 settembre: Imola
9 ottobre: Adria

 

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