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Il difensore croato è stato il primo giocatore di calcio a indossare una cuffia da pallanuoto durante una partita della sua nazionale
MOSCA (Russia) - I due minuti giocati nella seconda giornata della fase a gironi contro l’Argentina gli sono valsi la presenza numero 100 con la maglia della Croazia (e un’ammonizione a pochi secondi dall’ingresso in campo). Vedran Corluka è uno dei veterani della Nazionale a scacchi e, a 32 anni, è al suo ultimo Mondiale, che a prescindere da come andrà la finale di domenica ha comunque già consegnato alla storia la selezione balcanica.
Con il passare degli anni il difensore ha limato gli angoli più estroversi della sua personalità e oggi non è più quel giovane che, nel 2011, regalò il suo orologio da 36mila sterline a un cameriere di Londra che si era complimentato con lui. Ciononostante è ancora uno dei preferiti dai tifosi non solo per la sua disponibilità e il suo carattere schietto, ma anche per la dedizione e l’attaccamento alla maglia.
Non a caso, Corluka può vantare un posto nel museo del calcio della Uefa per essere stato il primo calciatore della storia a giocare con una… cuffia da pallanuoto. Nella gara d’esordio degli Europei 2016 contro la Turchia infatti, il croato rimediò un brutto taglio alla testa e fu costretto a terminare il match con una vistosa fasciatura. Nella partita successiva, contro la Repubblica Ceca, la ferita riprese a sanguinare, così Corluka stupì tutti indossando la cuffietta della nazionale croata di pallanuoto e ricevette l’ok della Uefa anche per la sfida successiva con la Spagna. Non solo, l’idea fu ritenuta così originale che al giocatore venne chiesto di posare per una fotografia che ancora oggi è esposta nel Fifa World Football Museum di Zurigo.
