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RUSSIA 2018«Talento e sacrificio, Croazia simile a una famiglia: può riscrivere la storia»

11.07.18 - 10:01
Niko Datkovic, difensore croato ex Lugano, all'epoca della U21 ha battagliato anche contro i pari età dell'Inghilterra allenati da Southgate e trascinati da Kane
Keystone
Niko Datkovic in azione contro la Svizzera U21 nell'ottobre 2013
Niko Datkovic in azione contro la Svizzera U21 nell'ottobre 2013
«Talento e sacrificio, Croazia simile a una famiglia: può riscrivere la storia»
Niko Datkovic, difensore croato ex Lugano, all'epoca della U21 ha battagliato anche contro i pari età dell'Inghilterra allenati da Southgate e trascinati da Kane
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RIJEKA (Croazia) - Salutato Lugano e Cornaredo alla fine del campionato 2015/16, il roccioso Niko Datkovic, 25enne difensore croato, è “passato” da Rijeka, Spezia e CS Craiova prima di accasarsi lo scorso febbraio ai polacchi del KS Cracovia firmando fino al 2020.

Il centrale, nel suo cammino nelle selezioni giovanili della Croazia, ha giocato al fianco di elementi come Brozovic, Rebic e Kovacic, battagliando anche contro l’Inghilterra U21 guidata all’epoca da Southgate e trascinata da un certo Harry Kane… Proprio gli inglesi, tosti e affamatissimi - il trono Mondiale manca loro dal ‘66 - sono sulla rotta della Croazia, che questa sera a Mosca si gioca un posto in finale.

«Per la Croazia è già un traguardo storico, siamo un Paese “giovane” ed è la prima volta che si può ripetere l’exploit del ‘98 col terzo posto ai Mondiali in Francia. Anzi… possiamo fare ancora meglio - esordisce Niko Datkovic, che segue da tifoso la sua Croazia - La squadra è davvero molto buona, con elementi di talento. La differenza, rispetto agli anni precedenti, la fa però il ct Zlatko Dalic. C’è un grande mister che ha creato un gruppo più simile a una famiglia. Tutti si conoscono, sono amici, hanno già giocato insieme anche in squadre di club e queste cose fanno la differenza».

La qualità di “base” di certo non manca. «Vero, senza quella non puoi far nulla, ma mi impressiona come corrono, lottano e si sacrificano l’uno per l’altro. È differente rispetto al passato».

Per superare ottavi e quarti, contro Danimarca e Russia, sono però serviti i rigori. «C’è stata anche un po’ di fortuna. Tutti conoscono le caratteristiche della Croazia e giocano più compatti. Non lasciano spazi. Le ultime due gare sono state molto difficili, ma ce l’abbiamo fatta. Ora contro l’Inghilterra mi aspetto un’altra partita, più aperta. Più bella da guardare».

L’Inghilterra non potrà solo aspettare. «No, hanno qualità e non faranno barricate. Mi aspetto una bellissima partita. Tutta la Nazione ci crede, c’è fiducia, penso ci sia una buona chance per fare il risultato più grande della nostra storia e andare in finale».

Datkovic ci racconta del suo primo passaggio in Ticino e le sfide con l’Inghilterra di Southgate. «Quando militavo nella U21 ho giocato un match a Cornaredo contro la Svizzera per le qualificazioni agli Europei del 2015. Era la prima volta che vedevo Lugano… città poi nel mio destino. Avevamo vinto 2-0, doppietta di Brozovic, e passando il girone avevamo poi trovato l’Inghilterra di Harry Kane allenata da Gareth Southgate. Nel doppio confronto con gli Inglesi (con Datkovic capitano dei suoi, ndr) avevamo appena cambiato mister, con Niko Kovac, ora al Bayern, promosso nella Nazionale maggiore. Kovac si era portato con sé diversi giocatori e avevamo una squadra un po’ “spuntata”. L’Inghilterra vinse 2-1 sia l’andata che il ritorno, con gol di Kane nel primo confronto».

Tornando sul Mondiale in corso: chi ti ha maggiormente impressionato? «Ho visto davvero bene il Belgio - battuto in semi dalla Francia -  e proprio l'Inghilterra. Squadre rapide, con esperienza e tanto talento. Non sarà facile, ma ora speriamo di fermare gli inglesi, poi si vedrà»

Chi invece ti ha maggiormente deluso? «La Germania. Non ho visto la loro mentalità, per la prima volta non hanno dato il 120%. Di norma corrono sempre di più, danno sempre più degli avversari e non concedono spazi. Questa volta non è stato così e la loro eliminazione ai gironi è stata una sorpresa enorme. Non avevo mai visto una Mannschaft in questo formato».

Ultime battute sul tuo presente… come ti trovi in Polonia? «Bene, il campionato è bello e ci sono buoni stadi. È un calcio differente rispetto a quello svizzero e italiano, ma mi piace. In inverno è un po’ troppo freddo (ride, ndr), ma Cracovia è una città bellissima. Abbiamo appena fatto un mese di preparazione e un ritiro in Slovenia, in questi due giorni sono potuto tornare a casa a Rijeka dove l'entusiasmo per il cammino della Croazia è incredibile», conclude il difensore Niko Datkovic.

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