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L'OSPITE - RUSSIA 2018 «Fuori con la Svezia? Amaro in bocca. Anzi di più...»

03.07.18 - 07:00
Tutto è pronto per l'ottavo di finale tra la Svizzera e gli scandinavi. Arno Rossini: «Noi favoriti, ma attenzione a un avversario molto solido»
Keystone
«Fuori con la Svezia? Amaro in bocca. Anzi di più...»
Tutto è pronto per l'ottavo di finale tra la Svizzera e gli scandinavi. Arno Rossini: «Noi favoriti, ma attenzione a un avversario molto solido»
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SAN PIETROBURGO (Russia) - Ora si fa sul serio. Il girone era pericolosissimo ma in fondo si sapeva - si sperava - che si sarebbe potuto superare. Gli ottavi invece sono sempre stati un ostacolo durissimo, quasi insormontabile, per la Svizzera "Mondiale". Alla vigilia del viaggio in Russia si credeva che qui si sarebbe potuta interrompere la nostra avventura. «Contro i campioni del mondo in carica ci sarà poco da fare», si diceva, dando per scontato che l'avversario sarebbe stato la Germania...

«È inutile essere ipocriti: a questo punto si pensava di dover affrontare proprio i tedeschi - è intervenuto Arno Rossini - Tutti lo credevano. Si puntava al primo posto del girone proprio per evitarli. Invece ora è tutto diverso».

Non per forza migliore...
«No, esatto, diverso. A livello tecnico e tattico questa Svezia è sicuramente più debole della formazione di Löw. Di quella che tutti conoscevamo prima del Mondiale però, perché se la vera Germania è quella vista in Russia, allora forse trovarla come avversaria non sarebbe stato male. Gli scandinavi hanno meno qualità, meno storia... siamo noi i favoriti».

Lo dice il ranking FIFA.
«Esatto. Negli ultimi anni abbiamo fatto meglio, ottenuto risultati migliori, vinto più partite. Attenzione però a sottovalutare un avversario che nel recente passato è cresciuto tantissimo».

E che aveva visto accolta con un sorriso la sua qualificazione ai danni dell'Italia.
«E invece i numeri e le prestazioni di queste ultime settimane - e io conto anche le amichevoli fatte prima della Coppa del Mondo - hanno dimostrato che la truppa di mister Andersson è davvero tosta, quadrata, forte. E che è molto migliorata. Ha un'idea precisa di gioco, e questo non è certo un aspetto secondario».

Granqvist e soci sembrano davvero solidi.
«Lo sono. Giocano con la linea a quattro dietro e con un centrocampista che fa da "tergicristallo" davanti alla difesa. E sono forti fisicamente. Magari peccano un po' di fantasia, ma di sicuro segnar loro dei gol non è semplice. Non è un caso se contro un'Italia pur non perfetta hanno chiuso i 180' del doppio confronto senza subire. E se nel girone del Mondiale hanno incassato appena due reti, una delle quali su calcio piazzato (da Kroos, ndr)».

Anche la Svizzera non è messa male in quanto a compattezza.
«È vero. Per questo penso sarà una sfida molto equilibrata, nella quale chi segnerà per primo avrà un vantaggio enorme. Passerà il turno. Per noi sarà pesante l'assenza di Schär (che sarà probabilmente sostituito da Djourou). Vedremo».

Questa è un po' la Coppa del Mondo dei "gruppi".
«La Svezia, che io considero la rivelazione della competizione, la Danimarca, uscita solo per poco contro la Croazia, la Russia... chi ha saputo portare avanti un progetto e ora può contare su un'identità precisa ha qualcosa più delle squadre con tanti campioni. La Spagna, il Portogallo, l'Argentina e la Germania hanno invece puntato sulle individualità prima che sul collettivo. E avete visto che fine hanno fatto?».

Agli ottavi siamo arrivati. L'obiettivo minimo è stato centrato. Ora?
«Visto l'avversario che ci troviamo di fronte - pericoloso ma non certo imbattibile - e tenuto conto del nostro valore, non passare il turno, non arrivare ai quarti, sarebbe un peccato. Perdere questa occasione ci lascerebbe non con l'amaro in bocca. Di più...».

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