Cerca e trova immobili

RUSSIA 2018Joe Gaetjens, l’eroe per caso di Belo Horizonte

29.06.18 - 17:34
Era il 29 giugno 1950 quando la favoritissima Inghilterra venne sconfitta dagli Stati Uniti
Keystone
Joe Gaetjens, l’eroe per caso di Belo Horizonte
Era il 29 giugno 1950 quando la favoritissima Inghilterra venne sconfitta dagli Stati Uniti
SPORT: Risultati e classifiche

MOSCA (Russia) - Joe Gaetjens, l’eroe per caso del miracolo di Belo Horizonte. Era il 29 giugno quando a Belo Horizonte un’Inghilterra lanciata dalla vittoria contro il Cile si apprestava a scendere in campo contro gli Stati Uniti, reduci invece dalla sconfitta contro la Spagna. Favoritissimi anche secondo i bookmakers che pagavano una possibile vittoria americana a 500:1, gli inglesi vennero caricati dalla stampa d’Oltremanica che addirittura chiedeva ai propri beniamini di dare tre gol di vantaggio agli statunitensi per rendere più equilibrata la contesa.

Anche tra i giocatori avversari serpeggiava un certo scoramento: il portiere Borghi, in un’intervista, dichiarò di sperare di non prendere «più di quattro o cinque reti», mentre l’allenatore Jeffrey parlò di «zero possibilità» di vittoria. Ma come il calcio ci insegna, spesso i pronostici vengono smentiti dalla realtà. Con sei tiri verso la porta nei primi dieci minuti l’Inghilterra provò subito a portarsi in vantaggio, ma la difesa statunitense e le parate di Borghi bastarono per tenere a galla gli USA. Dopo oltre mezz’ora di monologo inglese, al 37’ la beffa: un diagonale di Bahr sembrava facile preda del portiere Williams, invece dal nulla ecco spuntare Joe Gaetjens che con un tuffo anticipò l’estremo difensore avversario, spiazzandolo, per la gioia dei tifosi brasiliani tutti a parteggiare per la squadra sfavorita.

Nel secondo tempo l’arrembaggio inglese fu poca cosa e gli Stati Uniti nel finale sfiorarono addirittura il raddoppio: al triplice fischio dell’arbitro il tripudio, con l’invasione di campo dei tifosi a portare in gloria gli undici eroi, inseriti nel 1976 dalla Federazione calcistica americana nella Hall of Fame e divenuti protagonisti del film del 2005 “The game of their lives”.

Joe Gaetjens, studente universitario che si manteneva grazie ad un lavoro come lavapiatti, non ottenne mai la cittadinanza americana: sceso in campo al Mondiale grazie ad una dichiarazione scritta in cui si leggeva la sua ferma volontà di diventare statunitense, sufficiente secondo le regole allora in vigore, dopo quelle partite si trasferì in Europa per poi tornare ad Haiti alla fine di una mediocre carriera.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE