Match cruciale per la Nazionale di Vlado Petkovic: questa sera contro Milinkovic-Savic e soci è in palio una grossissima fetta di qualificazione
KALININGRAD (Russia) - Questa sera, alle ore 20, la Svizzera sfiderà la Serbia nel secondo incontro del suo Mondiale.
Finora è stato tutto perfetto, o quasi. L'atmosfera è rilassatissima, i giocatori sono al top della condizione psicofisica, il primo match - difficilissimo - è stato chiuso con un risultato positivo: l'ancor giovane flirt mondiale della Svizzera ha mostrato solo lati positivi. Per far sì che l'avventura russa prosegua oltre la prima fase, oltre i complicatissimi gironi, ogni tifoso deve però sperare che il trend continui almeno fino a stasera alle 22, quando cioè l'incontro con la Serbia sarà andato in archivio. L'incrocio con la truppa di mister Krstajic è infatti il crocevia della nostra gita iridata. Una di quelle partite attorno alle quali gira tutta una stagione o - come in questo caso - una manifestazione.
Guardando a classifica e calendario i conti sono presto fatti: contro Ivanovic e soci per i rossocrociati sarà importantissimo vincere e comunque fondamentale non perdere. Un successo di una delle due varrebbe la qualificazione (certa per i serbi, praticamente fatta per Petkovic e i suoi). Una sconfitta costerebbe invece l'eliminazione (molto probabile per entrambi). Il pari infine... beh strizzerebbe l'occhio a Lichtsteiner&Co. Viste queste premesse i 90' di Kaliningrad potrebbero quindi essere davvero poco spettacolari. Bloccati. La paura di finire a gambe all'aria e chiudere anzitempo la Coppa del Mondo potrebbe infatti frenare i ventidue protagonisti in campo. Il fatto che, in fondo, il traguardo è lontano solo tre punti, potrebbe in ogni caso pure avere l'effetto contrario e incendiare gli animi, regalandoci una partita memorabile in quanto a intensità e ritmo. Di certo, nella speranza di portare a casa un risultato positivo, quel che non dovranno fare gli elvetici sarà commettere degli errori. Un episodio negativo potrebbe infatti cancellare in un istante l'ottimo lavoro svolto negli ultimi anni. Questo però, è sicuro, mister Vlado lo ha più volte ripetuto ai suoi ragazzi: zero rischi, zero titubanze, ci si gioca un Mondiale.