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Contro la tecnica e ambiziosa Tunisia la nazionale dei Tre Leoni parte favorita. Ma rischia parecchio
VOLGOGRAD (Russia) – Meglio un giorno da Leoni o dieci da Aquile? L'Inghilterra debutta al Mondiale (alle 20 a Volgograd) contro quella Tunisia che da 12 anni era assente dal grande palcoscenico e che si presenta come possibile outsider grazie a quanto fatto da Nabil Maaloul.
Il selezionatore ha messo insieme un mix di esperti e giovani; dal ben noto Benalouane ai talentuosi Skhiri, play del Montpellier, Sliti e Srarfi, oltre al portiere-capitano Aymen Mathlouthi. Non ci sarà tuttavia il “Messi d'Africa”, Msakni, out per infortunio.
Due soli i precedenti, piuttosto lontani nel tempo: ai Mondiali '98 finì 2-0 per gli inglesi con gol di Shearer e Scholes, mentre in amichevole nel '90 a Tunisi terminò 1-1. Strafavoriti saranno i britannici, con il selezionatore Southgate inizialmente chiamato come traghettatore e invece riuscito a tenersi il posto grazie all'ottimo lavoro svolto. Il 47enne è stato pure capace di far digerire ai connazionali la difesa a tre, fino a qualche anno fa considerata quasi blasfemia e ora invece divenuta marchio di fabbrica. Una rivoluzione culturale che potrebbe portare quei frutti che mancano dal 1966. L’Inghilterra si presenterà al Mondiale con la terza età media più bassa (dopo Nigeria e Francia) e negli ultimi anni ha vinto o fatto molto bene in quasi tutti i tornei giovanili. Ha vinto gli Europei U-19, è arrivata terza in quelli U-21 e ha vinto i Mondiali U-20 e quelli U-17. Southgate ha recuperato la stella Rashford, che era in dubbio, e punta a centrare i primi tre punti già all'esordio. La Tunisia si affida invece alla tattica, con un 4-5-1 che sa diventare 4-3-3 in fase di possesso. Se la lezione di mister Maaloul sarà ripetuta alla perfezione allora gli africani avranno delle chance. Altrimenti sarà dura.
