RUSSIA 2018Il cattivone Radja escluso di lusso: «Se avessi voluto essere un esempio avrei fatto l'educatore»

SOCHI (Russia) - Più di Zlatan Ibrahimovic, più di Mauro Icardi, il grande escluso di questa rassegna iridata è sicuramente Radja Nainggolan. Il centrocampista della Roma, dal carattere “esuberante” e spesso sopra le righe, non ha mai avuto un rapporto semplice con il selezionatore Martinez, che l’estate scorsa decise di non convocarlo per i primi impegni di inizio stagione. Dopo diversi tira e molla, tra un apparente riavvicinamento e una promessa di dire addio alla nazionale, il ninja era tornato a vestire la maglia dei Diavoli Rossi lo scorso 27 marzo in occasione dell’amichevole con l’Arabia Saudita (pur saltando per “motivi personali” l’allenamento della vigilia). Niente da fare però: nonostante sia tuttora il giocatore più rappresentativo e amato in patria, il Mondiale il 30enne lo vedrà solo in televisione.

«Sappiamo che Radja è un top player – ha ammesso mister Martinez - la ragione della sua assenza è semplice ed è tattica: negli ultimi due anni la squadra ha giocato con un determinato modulo (il 3-4-3, ndr) e c’erano già elementi che coprivano la sua posizione. È un calciatore importante nel suo club ed è molto popolare, ma non possiamo dargli un ruolo di primo piano in Nazionale». La risposta di Nainggolan non si è fatta attendere: «Ciò che uno fa al di fuori del campo, per me, non conta. Dovremmo parlare in modo diverso di Maradona per questo motivo? Se avessi voluto davvero essere un esempio per i bambini, sarei diventato un insegnante o un educatore…».