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RUSSIA 2018In Russia per esorcizzare il Mineirazo

07.06.18 - 14:22
Con il Mondiale alle porte, vi presentiamo le tre avversarie della Svizzera in ordine cronologico. Il primo ostacolo è il rinato Brasile di Tite che punta al sesto alloro dopo la disfatta casalinga
Keystone
In Russia per esorcizzare il Mineirazo
Con il Mondiale alle porte, vi presentiamo le tre avversarie della Svizzera in ordine cronologico. Il primo ostacolo è il rinato Brasile di Tite che punta al sesto alloro dopo la disfatta casalinga
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MOSCA (Russia) - 8 luglio 2014. Una data che il popolo brasiliano non potrà mai dimenticare. Una ferita indelebile impossibile da lenire. Quel giorno a Belo Horizonte i verde-oro incorsero  nella sconfitta più pesante della loro storia. In casa. Nel loro Mondiale. Quell'1-7 subito dalla Germania - immediatamente ribattezzato Mineirazo - brucia ancora. La missione dei brasiliani in Russia - primi avversari della Svizzera il prossimo 17 giugno a Rostov - è quella di esorcizzare quell'incubo. E per raggiungere l'obiettivo esiste solo un modo. Laurearsi Campioni del Mondo. Per la sesta volta. Un traguardo che per questo Brasile sembra raggiungibile.

In Russia arriva infatti una Nazionale che da quando è diretta da Tite (subentrato a Dunga nel 2016) ha numeri devastanti. Nelle 20 partite disputate con il nuovo CT i verdeoro hanno infatti inanellato 16 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta (con l'Argentina nel 2017). 44 le reti segnate. Solo 5 quelle subite. Una marcia impressionante che gli uomini di Petkovic saranno chiamati a rallentare all'esordio mondiale. Anche se non sarà impresa facile.

Pentacampeão - Nelle precedenti 20 edizioni, i brasiliani (sempre presenti alla rassegna iridata) hanno infatti rivestito - quasi sempre - un ruolo da protagonista. I cinque titoli messi in bacheca (1958, 1962, 1970, 1994, 2002) rappresentano un record. Con nove podi totali - oltre ai cinque trionfi, due secondi posti e altrettanti terzi - la Nazionale sudamericana è seconda solo alla Germania (dodici) . Incredibile pure il bilancio tra vittorie (ben 70) e sconfitte (solo 17) nelle 104 partite disputate (17 anche i pareggi). Solo in tre occasioni, infine, i verde-oro hanno dovuto abdicare senza aver passato almeno un turno. Le prime due volte risalgono alla preistoria del Mondiale (Uruguay 1930 e Italia 1934), l'ultima a quello inglese del 1966. Nonostante le cifre impressionanti, il Brasile in Europa ha però vinto solamente un Mondiale. Quello di Svezia nel 1958 con il trio delle meraviglie composto da Vavà, Didi e (sua maestà) Pelé e il funambolico Garrincha.

Testa a testa - Nonostante il Brasile sia una superpotenza calcistica, il bilancio contro la nostra Svizzera è piuttosto equilibrato. Nelle otto sfide disputate i verdeoro si sono imposti "soltanto" tre volte. Altrettanti i pareggi mentre le vittorie rossocrociate sono due. Fa ben sperare l'ultima sfida diretta tra le due nazionali con la Svizzera che il 14 agosto 2013 sconfisse 1-0 la Seleçao "grazie" a un autogol di Dani Alves. L'unico precedente a un Mondiale (nel 1950) è terminato con un pareggio (2-2).

2013: Svizzera - Brasile 1-0 (Amichevole)
2006: Svizzera - Brasile 1-2 (Amichevole)
1989: Svizzera - Brasile 1-0 (Amichevole)
1983: Svizzera - Brasile 1-2 (Amichevole)
1982: Brasile - Svizzera 1-1 (Amichevole)
1980: Brasile - Svizzera 2-0 (Amichevole)
1956: Svizzera - Brasile 1-1 (Amichevole)
1950: Brasile - Svizzera 2-2 (Mondiale)

Neymar, la stella tra le stelle - Neymar è senza ombra di dubbio la stella più brillante di una rosa piena di talenti e che non ha, a prima vista, punti deboli in nessun reparto. In porta il romanista Allisson è una sicurezza e nelle tre partite disputate quest'anno con la Seleçao (contro Russia, Germania e Croazia) non ha ancora subito una rete. Un merito non da poco per una Nazionale storicamente offensiva che va condiviso con il reparto arretrato. La difesa verde-oro - condotta magistralmente da Thiago Silva - ha infatti interpreti di assoluto valore internazionale. Tanto che tre pezzi da novanta come Dani Alves (Paris SG), Alex Sandro (Juventus) e David Luiz (Chelsea) rimarranno a casa. Il centrocampo è solido e di qualità. Mentre l'attacco è un vero e proprio Luna-Park, considerato che a fianco del recuperato Neymar dovrebbero giostrare Philippe Coutinho e Gabriel Jesus. E che i loro sostituti rispondono al nome di Willian, Roberto Firmino e  Douglas Costa. Giocatori che sarebbero titolari in (quasi) ogni altra Nazionale presente in Russia. Hai detto poco...

La rosa:

Portieri (3)

1. Alisson (Roma)
16. Cassio (Corinthians)
23. Ederson (Manchester City)

Difensori (8)

2. Thiago Silva (Paris SG)
3. Miranda (Inter)
4. Pedro Geromel (Gremio)
6. Filipe Luis (Atletico Madrid)
12. Marcelo (Real Madrid)
13. Marquinos (Paris SG)
14. Danilo (Manchester City)
22. Fagner (Corinthians)

Centrocampisti (8)

5. Casemiro (Real Madrid)
7. Douglas Costa (Juventus)
8. Renato Augusto (Guoan Pechino)
11. Philippe Coutinho (Barcellona)
15. Paulinho (Barcellona)
17. Fernandinho (Manchester City)
18. Fred (Shakhtar Donetsk)
19. Willian (Chelsea)

Attaccanti (4)

9. Gabriel Jesus (Manchester City)
10 Neymar (Paris SG)
20. Roberto Firmino (Liverpool)
21. Taison (Shakhtar Dontesk)

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