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AMBRÌAmbrì, sono già finiti i soldi? Vetterli: "Paghiamo, magari tardi, ma paghiamo"

09.10.14 - 07:53
Il direttore generale biancoblù ci ha parlato della situazione economica del club: "Quante aziende ticinesi conoscete che onorano i loro impegni puntualmente? Stipendi e i debiti con i fornitori sono sempre saldati"
Ti-Press/Keystone
Ambrì, sono già finiti i soldi? Vetterli: "Paghiamo, magari tardi, ma paghiamo"
Il direttore generale biancoblù ci ha parlato della situazione economica del club: "Quante aziende ticinesi conoscete che onorano i loro impegni puntualmente? Stipendi e i debiti con i fornitori sono sempre saldati"
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AMBRÌ – Ad Ambrì i conti non tornano, continuano a non tornare. Stipendi, fornitori, liquidità: quando ci sono di mezzo i franchi, in Leventina ci sono sempre dei problemi. Che la situazione economica dei biancoblù non fosse floridissima lo si sapeva da tempo; stando però a quanto rivelatoci da più fonti vicine alla società, le casse dalle parti della Valascia sono già drammaticamente vuote.

Gli annosi problemi economici con i quali i sopracenerini sono costretti a confrontarsi sono, in questa stagione, ancor più seri? È il caso di allarmarsi per la situazione del club?

“Niente di tutto ciò – ci ha interrotti Alain Vetterli, direttore generale ad Ambrì – la società ha i problemi di sempre ma non è certo in grave difficoltà, come state dicendo”.

Ci è stato riportato che non avete più “liquidità” e che per “arrivare a fine mese” dovete attendere le entrate relative alle partite della Valascia. In questo non c’è nulla di male, sia chiaro, ma nei mesi in cui sono previste delle soste per la Nazionale gli introiti saranno di certo minori…
“Non siamo vincolati agli incassi, se è questo che volete dire. Non abbiamo la necessità di aspettare ogni match per contare i guadagni di ingressi e gastronomia”.

E per quanto riguarda gli stipendi? Si sa di ritardi…
"Questo posso confermarlo – ha aggiunto Vetterli – capita a volte che non si riesca a versare quanto dovuto per il giorno prestabilito. Ma comunque non stiamo parlando di attese lunghissime per i nostri dipendenti; solo di qualche giorno. Entro gli ultimi giorni del mese in questione o, al massimo, i primi di quello seguente – anche in ritardo, insomma - abbiamo sempre pagato. E poi, permettetemi la battuta: quante aziende ticinesi conoscete che onorano i loro impegni puntualmente?”.

Per i fornitori il discorso è diverso.
“In che senso?”.

Per loro l’attesa è maggiore…
“Forse. È in ogni caso intenzione della società saldare sempre e velocemente quanto dovuto. Che ci sia qualche ritardo o che ci siano delle fatture ancora aperte è tuttavia possibile”.

È vero che, in quanto a pagamenti, date la precedenza ai vostri dipendenti piuttosto che ai fornitori?
“Stipendi e oneri sociali sono ovviamente la nostra prima preoccupazione. Ma ciò non significa che non badiamo al resto”.

Ultimo punto: come vi comportate con la Lega? Vi chiederanno dei documenti che comprovino la vostra situazione economica. Si va oltre l’autocertificazione…
“Certo, dopo il “caso Kloten” a Berna hanno inasprito i controlli – ha chiuso Vetterli - È stato introdotto un sistema di monitoraggio della situazione di ogni club. L’autocertificazione è rimasta ma a questa, al momento della richiesta della licenza di gioco, ogni società deve aggiungere documenti che provino inconfutabilmente la sua situazione. Si passa da uffici di revisione esterni, si deve essere in regola”.

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