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HCL"Scuola e pressione mi hanno frenato. Davos, che occasione"

10.04.14 - 09:11
Dario Simion ha fatto il punto sulla stagione conclusasi in modo negativo anche dal punto di vista personale, ma è pronto ad affrontare la sfida grigionese
Ti-Press / Davide Agosta
"Scuola e pressione mi hanno frenato. Davos, che occasione"
Dario Simion ha fatto il punto sulla stagione conclusasi in modo negativo anche dal punto di vista personale, ma è pronto ad affrontare la sfida grigionese
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LUGANO – Doveva essere la stagione della definitiva consacrazione, e invece quella di Dario Simion è stata forse l’annata meno positiva di quelle giocate fin qui in maglia bianconera. Poco ghiaccio, poche soddisfazioni personali e poi la decisione di lasciare il Lugano per correre tra le braccia di Arno Del Curto, uno che con i giovani ci sa fare; Davos sarà la sua nuova casa, ma il giovane ticinese non dimentica il Ticino.

“Purtroppo quest’ultimo campionato non è andato come mi aspettavo – ha esordito Dario Simion – Forse anche l’impegno della scuola mi ha frenato nella crescita come giocatore. Capita… non resta che guardare avanti e pensare alla prossima stagione”.

La scuola appunto… nei prossimi mesi, anche quest’impegno terminerà per il giovane ticinese che potrà così concentrarsi solo ed esclusivamente sull’hockey giocato… “Se tutto andrà bene con gli studi si (ride, ndr). Sicuramente la presenza di Del Curto è stato uno stimolo per cambiare, anche alcuni miei amici che sono a Davos mi hanno sempre parlato bene di lui e del suo modo di allenare e di interpretare l’hockey. È una grande opportunità, mi auguro di trovare molto ghiaccio e di riuscire a giocare sempre al mio livello e di migliorare… adesso dovrò far combaciare l’inizio della preparazione, prevista per settimana prossima, con la fine della scuola”, ha spiegato il 19enne ticinese.

Il futuro è dietro l’angolo, ma il ricordo del passato è ancora vivo anche nella testa di Simion. “Non ho reso come avrei voluto, non è dipeso dal gioco chiesto dal mister. Mi mettevo troppa pressione, poi quando riuscivo ad avere ghiaccio non ero in grado di esprimere tutto il mio potenziale. Guardando all’ultimo periodo bianconero, ho il rammarico della finale persa con gli Élite: volevamo davvero vincere il titolo, poi anche Fischer mi aveva tranquillizzato rassicurandomi che sarei rientrato in Prima Squadra se il cammino nei playoff fosse continuato”, ha concluso.

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