Federico Lorenzetti, presidente del Fans Club BL15: «Negli ultimi match è mancata l'intensità che caratterizza l'Ambrì».
«Va bene la pista nuova, ma questa non deve condizionare le prestazioni e i risultati nell'immediato».
AMBRÌ - Tre vittorie brillanti, seguite da quattro sconfitte: questo il bilancio dell'Ambrì dopo sette giornate. L'euforia iniziale ha presto lasciato spazio a un pizzico di preoccupazione e nervosismo, derivanti dalle ultime altalenanti prestazioni. Nonostante il campionato sia ancora giovanissimo, in Leventina ci si aspetta una veemente reazione dalla squadra di Luca Cereda già a partire dalla sfida di questa sera contro il Bienne.
Ma qual è il vero Ambrì? Quello ammirato nelle prime tre uscite? O quello delle ultime quattro? Lo abbiamo chiesto a Federico Lorenzetti, presidente del Fans Club BL15. «Delle prime tra partite mi è piaciuta l'attitudine - le sue parole - Negli ultimi incontri invece è mancata l'intensità che caratterizza l'Ambrì. O meglio, l'ho vista poco. Serve più cattiveria, solo il futuro ci dirà qual è il vero volto di questa squadra».
Cosa serve per invertire la tendenza?
«L'aspetto importante è non far entrare la pressione nello spogliatoio. Va bene la pista nuova, ma questa non deve condizionare le prestazioni e i risultati nell'immediato. D'altro canto sappiamo di essere la squadra con il minor budget della Lega, ma non bisogna speculare sul fatto che non ci sia la relegazione. Inconsciamente il rischio di sedersi un po' c'è. Se non pattina l'Ambrì non vince perché non ha le qualità tecniche delle altre squadre».
Alcuni giocatori, dai quali ci si aspetta molto, sembrano lontani dalla loro forma migliore...
«Vero. Non sembrano ancora entrati nei meccanismi. Non so se sia una questione psicologica».
Tre nomi? Pestoni, Bürgler e soprattutto Zwerger.
«Forse Inti avverte un po' di pressione, sa che la gente si aspetta molto da lui. Quando è stato annunciato il suo ritorno in valle, i tifosi si sono divisi tra chi lo voleva e chi no. I giocatori hanno il brutto vizio di leggere i social, i commenti e i giornali. E questo non li aiuta. Per quanto concerne Bürgler sono sicuro che i suoi punti li farà, mentre Zwerger sembra un po' smarrito. I colpi li ha sempre avuti, ma anche sul finire della scorsa stagione non era più lo stesso. È vero che non c'è più Müller, con il quale si trovava a meraviglia, ma sono un po' deluso dal suo atteggiamento...».
La sconfitta di Davos ha fatto perdere un po' la pazienza a Cereda...
«L'ho visto un po' nervoso. Probabilmente perché vede la squadra che non fa quello che vuole. Soprattutto dopo Davos, dove ha sottolineato il fatto che i giocatori sono mancati in diversi aspetti del gioco. Luca ha tutta la fiducia dello staff, ma probabilmente ora si sente in debito verso i tifosi che non l'hanno mai contestato e non lo contesteranno mai. Forse il suo nervosismo è dovuto anche un po' a questo».
Dopo tre giornate, gli stranieri sembravano i più forti degli ultimi anni...
«La vera incognita ad Ambrì sono sempre loro, perché non sai mai cosa aspettarti non avendoli mai visti giocare. Ma è giusto lasciare loro ancora del tempo...».
...e la pista?
«È stupenda. Devo essere sincero: pensavo che la fretta di doverla costruire in tempi brevi potesse influenzare in negativo il fascino e la funzionalità della struttura. Nulla di tutto ciò, bisogna fare i complimenti alla società».