Il direttore sportivo dell'Ambrì si è espresso sulla conclusione anticipata della stagione
Duca ha preferito non sbilanciarsi sugli scenari sportivi che verranno proposti domani in Assemblea
AMBRÌ - Era nell'aria e oggi è arrivata l'ufficialità: la stagione hockeystica è andata agli archivi. La prorompente diffusione del coronavirus alle nostre latitudini ha insomma obbligato i club ad optare per lo stop. In questo momento, infatti, le priorità del nostro paese sono ben altre...
«Proprio così - è intervenuto il direttore sportivo dell'Ambrì Paolo Duca - È arrivato il momento di rendersi conto che adesso la priorità è la salute pubblica. Tutti devono contribuire a contenere la diffusione di questo coronavirus. L'aspetto importante è non caricare troppo le nostre strutture sanitarie, ecco perché risulta vitale che tutti seguano le raccomandazioni emanate dal Governo».
Anche lo sport, un vettore importante per la nostra società, in questo momento necessita inevitabilmente di un periodo di stop... «Lo sport è una parte importantissima della nostra vita. Ora che questo virus ha fatto capolino anche alle nostre latitudini, è giusto però che passi in secondo o terzo piano. In questo momento deve essere il senso di responsabilità da parte di tutti a farla da padrone. È una prova di solidarietà collettiva».
Nella giornata di domani a Ittigen i club saranno chiamati a decidere cosa ne sarà di questa e della prossima stagione. Quali scenari t'immagini? «Stiamo prendendo tutte le misure necessarie cercando di capire quali conseguenze avrà questa chiusura anticipata di stagione a livello operativo, organizzativo e sanitario. È prematuro oggi iniziare a pensare agli scenari che ci verranno proposti nella giornata di domani...».