Nonostante le tantissime defezioni la squadra di Cereda è riuscita a muovere la classifica: 3-2 il risultato finale dopo i rigori
DAVOS - La sfortuna si è accanita contro l'Ambrì anche alla vigilia della sfida di Davos. Alla lunga lista di assenti si sono infatti aggiunti Fora, Zwerger e Novotny (ammalati). Per sopperire a queste nuove e pesantissime defezioni Luca Cereda ha rispolverato il sin qui abulico Sabolic e fatto esordire in National League il classe 2000 Robin Schwab, giunto un paio di settimane in Leventina dall'Academy di Zugo.
Provare a dare l'ultimo assalto ai playoff in queste condizioni non era certo l'ideale per i biancoblù. L'ennesima prova stagionale tutta cuore e grinta ha comunque permesso al team di Luca Cereda di ottenere un punticino: la sfida si è chiusa sul 3-2 in favore di Guerra e compagni.
Nei primi 20' sono stati i grigionesi a farsi preferire portando diversi pericoli dalle parti di un attento Manzato. Il portiere leventinese nulla ha però potuto all'8'02'', quando l'indisturbato Palushaj - su bella apertura da dietro la porta di Kienzle - ha portato i padroni di casa in avanti. Anche i leventinesi sono riusciti ad affacciarsi in zona d'attacco, ma i tentativi - firmati da Hinterkircher e Sabolic - si son rivelati piuttosto timidi.
Dopo aver subito l'iniziativa gialloblù nelle prime fasi del periodo centrale, l'Ambrì ha trovato l'1-1 al 28'06'': ruvido check dietro la porta di Bianchi, a seguito del quale Marco Müller è riuscito a trovare un gol di rapina trafiggendo per la prima volta van Pottelberghe. Non è una novità: spesso quest'anno sono state proprio le avversità a rendere più forte l'Ambrì. Ed è così che, al 37', in powerplay, Elias Bianchi (deviando un appoggio di Müller) ha portato per la prima volta i ticinesi in vantaggio... Da notare nel periodo centrale anche un palo colpito da Noele Trisconi.
Sempre a proposito di pali lo scatenato Müller al 44' ha graziato nuovamente la squadra di Wohlwend, stampando il disco sul ferro alla sinistra del portiere del Davos. Da annotare che qualche istante prima Daniel Manzato aveva dovuto abbandonare il ghiaccio per infortunio, dopo uno scontro con Meyer e Fischer (nel periodo centrale i leventinesi avevano già perso Dal Pian).
A furia d'insistere nelle battute finali - e più precisamente al 55'15'' - di nuovo Palushaj ha impattato la sfida, sfuggendo a tutta velocità alla retroguardia ospite. Si sono dunque resi necessari i prolungamenti nei quali - dopo un overtime senza reti - è stato il Davos a spuntarla grazie a uno spettacolare rigore trasformato da Tedenby.
Chi comunque si attendeva un facile successo dei padroni di casa si è dovuto ricredere: il punto raccolto in terra grigionese è comunque prezioso qualsiasi sarà il destino del team di Luca Cereda a fine regular season...
DAVOS - AMBRÌ 3-2 d.r. (1-0, 0-2, 1-0, 0-0)
Reti: 8'02'' Palushaj (Kienzle) 1-0; 28'06'' Müller 1-1; 37' Bianchi (Müller, Fohrler, 5c4) 1-2; 55'15' Palushaj (Nygren) 2-2.
Ambrì: Manzato (40'55'' Müller); Fischer, Plastino; Dotti, Fohrler; Pezzullo, Ngoy; Moor; Sabolic, Flynn, D'Agostini; Hinterkircher, Müller, Dal Pian; Bianchi, Goi, Trisconi; Mazzolini, Neuenschwander A., Neuenschwander J; Schwab.
Penalità: 5x2' Davos; 8x2' Ambrì.
Note: Eisstadion Davos, 4'254 spettatori. Arbitri: Lemelin, Dipietro; Kaderli, Altmann.