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NATIONAL LEAGUE«Questo Davos ha dimostrato di avere gli attributi»

13.02.20 - 11:31
Il Davos di Kienzle, che questa sera ospita l’Ambrì, veleggia nei piani alti da inizio stagione: «Vietato mollare o fare calcoli»
Keystone/foto d'archivio
«Questo Davos ha dimostrato di avere gli attributi»
Il Davos di Kienzle, che questa sera ospita l’Ambrì, veleggia nei piani alti da inizio stagione: «Vietato mollare o fare calcoli»
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DAVOS - Passato al Davos in estate dopo una stagione complicata in maglia biancoblù, Lorenz Kienzle sta vivendo un campionato positivo agli ordini di coach Wohlwend, con cui aveva già lavorato a Lugano. Inizialmente frenato da un infortunio (frattura a un dito della mano destra), il difensore 31enne si è via via ritagliato il suo spazio nello scacchiere gialloblù, mentre la squadra continua a macinare punti. «Gioco regolarmente e mi sento apprezzato, sono felice di come sta andando questa avventura quando la post-season è ormai alle porte - esordisce Lorenz Kienzle, che dopo 42 presenze può vantare un bilancio personale di +3 - La squadra sta andando bene e cerco sempre di dare il mio contributo: non sono qui per fare punti, ma per giocare un hockey solido».

A proposito di solidità, i grigionesi in estate hanno dovuto gettare nuove basi per ripartire dopo l’era Del Curto e la breve parentesi col traghettatore Vitolins. Nel “purgatorio” dei playout 11 mesi or sono, ora i gialloblù veleggiano stabilmente nei piani alti e attualmente si trovano al secondo posto.
«A inizio stagione siamo partiti con l’obiettivo playoff, ora sarebbe bello chiudere nella top-4 - aggiunge il difensore - Siamo contenti, ma non ancora soddisfatti: dopo 50 partite vedremo dove siamo».

Il vantaggio casalingo nel primo turno dei playoff sarebbe un plus.
«Esattamente. La cosa più importante sarà finire col piede giusto. Non bisogna mollare nemmeno di un centimetro, ma mantenere il feeling che abbiamo avuto tutto l’anno. Sarebbe pericoloso calare o fare calcoli. Non porta bene. Già in passato, in altre squadre in cui ho giocato, era accaduto e poi nei playoff avevamo pagato un conto salato».

Nella stagione dei grigionesi, oltre a tante luci, ci sono state anche due macchie. Una Spengler opaca e il netto ko in finale di Coppa Svizzera. 
«Sono state due delusioni, ma “extra campionato”. L’aspetto positivo è che non ci siamo abbattuti e siamo subito tornati in pista con la mentalità giusta. Sia dopo la Spengler che dopo la finale abbiamo vinto giocando bene. Abbiamo dimostrato carattere e di avere gli attributi». 

Wohlwend cosa vi ha detto dopo la secca sconfitta contro l’Ajoie?
«Ero così abbattuto che personalmente non ricordo neanche le sue parole. Alcuni giorni dopo però ci ha parlato ringraziandoci per il nostro percorso, perché comunque siamo arrivati in finale. Per l’Ajoie è stato un match pazzesco, giocato in un ambiente super. Hanno meritato, ma è stata in tutto e per tutto la loro giornata. Ad ogni powerplay il disco finiva in rete, c’era qualcosa di magico. Credo che possa succedere una volta su 50 partite. Per l’hockey svizzero è stato anche bello vedere una squadra di Swiss League rivincere il trofeo».

Tornando al rush finale della regular season, questa sera ospitate l’Ambrì.
«Sappiamo che l’Ambrì, per alimentare la speranza-playoff, deve vincere per forza. Metteranno tantissima energia sul ghiaccio. Non mi aspetto una partita “bella”, ma sicuramente molto combattuta. Noi ovviamente non vogliamo fare regali, ma prenderci tre punti per tenere alta la fiducia. Sarà una battaglia». 

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