Il difensore dell'Ambrì, nonostante l'amarezza per l'uscita di scena in semifinale, è felice per quanto mostrato dalla sua squadra al torneo
DAVOS - L'Ambrì ha chiuso la sua Coppa Spengler andando a un nonnulla dalla finalissima poi vinta dal Team Canada sull'Ocelari Trinec. Delusione? Un pochino sì, ma soprattutto tanto orgoglio per quanto mostrato sul ghiaccio nell'arco dei cinque giorni. Un torneo che resterà impresso nella mente di tutti...
«Subito dopo la partita è chiaro ci sia un po' di rabbia - le parole di Christian Pinana - Davvero peccato, eravamo cosi vicini a loro. Nei prossimi giorni però dovremo essere orgogliosi di ciò che abbiamo fatto vedere a Davos. È stata una grandissima esperienza, da piccolo ho sempre guardato la Coppa Spengler sognando un giorno di poterla giocare. Sembrava di scendere in pista alla Valascia, soprattutto la partita del 26 è stata qualcosa di incredibile».
Contro i cechi avete pagato a caro prezzo il primo tempo, nel quale non siete riusciti a concretizzare le tante occasioni create... «Forse sì, abbiamo creato molto e concretizzato poco. Quando non segni non puoi vincere. Tutto sommato però abbiamo lottato e, malgrado siamo andati sotto nel terzo tempo, la squadra ha trovato ancora la forza per pareggiare. Se nel terzo periodo abbiamo accusato un po' di stanchezza? Probabilmente eravamo meno lucidi rispetto alle prime partite, ma non dimentichiamoci che loro avevano giocato anche la sera prima. Avremmo dovuto sfruttare a nostro favore questo fattore».
Quanto sarà difficile ora rituffarsi immediatamente nel campionato? Ancora Pinana... «Non penso sarà un problema voltare pagina, siamo abituati. Alla fine non cambierà nulla poiché il gioco che abbiamo mostrato qui è il medesimo di quello che mettiamo in atto in campionato».