Bianconeri sconfitti 3-2 alla Vaillant Arena alla prima di Pelletier in panchina
DAVOS – Due tempi di ottimo livello non sono bastati: Lugano rimontato e battuto (3-2) a Davos.
I primi flash della Vaillant Arena sono stati tutti per il nuovo coach dei bianconeri, chiamato in sostituzione di Sami Kapanen e all'esordio nella sua nuova avventura. La curiosità sulla panchina è tuttavia svanita con l'inizio di un match ben interpretato dai ticinesi. L'avvio è stato di marca gialloblù, è vero; a collezionare le occasioni migliori nei primi 20' sono tuttavia stati Chiesa e soci, avanti con Loeffel (11') e vicini al raddoppio con Bertaggia.
Chi si attendeva un Davos pimpante alla ripresa del gioco è rimasto deluso. I grigionesi hanno infatti continuato a muoversi senza troppo costrutto in pista, vedendosi disinnescare senza troppa difficoltà dai rivali. L'ottima organizzazione ticinese è stata vanificata solo da un errore di Chorney, che ha permesso a Tedenby di trovare un pari “casuale” al 32'. L'incidente di percorso non ha tuttavia fiaccato il gioco del Lugano che, con Sannitz (37'), ha siglato il punto del nuovo, meritato, vantaggio.
La situazione, per gli ospiti, è precipitata nei primi minuti della terza frazione. Il Davos ha infatti prima trovato il pari con Herzog (44') e in seguito - in powerplay - piazzato il sorpasso con DuBois (46'). Con la lingua di fuori, la truppa di Pelletier ha tentato di abbozzare una reazione convincente. Non è riuscita però a completarla ed è così stata costretta, al 60', ad alzare bandiera bianca.
DAVOS-LUGANO 3-2 (0-1, 1-1, 2-0)
Reti: 10'02” Loeffel (Lajunen) 0-1, 31'39” Tedenby 1-1, 36'01” Sannitz (Suri) 1-2; 43'42” Herzog 2-2; 45'07” DuBois (Baumgartner) 3-2.
LUGANO: Schlegel; Riva, Chorney; Wellinger, Chiesa; Jecker, Loeffel; Ronchetti; Bertaggia, McIntyre, Klasen; Suri, Lajunen, Fazzini; Lammer, Sannitz, Bürgler; Jörg, Romanenghi, Zangger; Walker.
Penalità: Davos --; Lugano 4x2'.
Note: Vaillant Arena, 5'409 spettatori. Arbitri: Tscherrig, Hungerbühler, Fuchs, Gnemmi.