Cerca e trova immobili

HCLPelletier ha fretta: «Bisogna mangiare con due forchette»

21.12.19 - 11:09
Il nuovo coach bianconero è carico per la sfida. E Domenichelli con lui: «È flessibile e sa parlare con i giocatori: siamo felici sia qui»
Ti-press (Pablo Gianinazzi)
Pelletier ha fretta: «Bisogna mangiare con due forchette»
Il nuovo coach bianconero è carico per la sfida. E Domenichelli con lui: «È flessibile e sa parlare con i giocatori: siamo felici sia qui»
HOCKEY: Risultati e classifiche

LUGANO – L'avventura di Serge Pelletier a Lugano è cominciata in un clima rilassato. Lui che conosce alla perfezione la Cornèr Arena (una “casa” ai tempi del Settore giovanile) e che sa tutto di hockey svizzero (20 anni di esperienza come head o assistant-coach tra NLA e NLB), ha usato le parole giuste per provare a convincere un ambiente disincantato e allo stesso tempo – per tradizione – ambizioso. “Lavoro”, “umiltà”, “presente”, conscio che di strada per raggiungere la tranquillità se ne dovrà fare molta, il 54enne ha evitato di fare proclami.

«Il primo punto (del programma), l'ho già detto ai ragazzi, sarà l'atteggiamento - ha ammesso proprio Pelletier – Al momento ci saranno pochi cambiamenti: essendo arrivato ieri sera tardi sarà difficile modificare alcune cose. In generale, cercheremo di adattare il gioco ai giocatori. Questi saranno lasciati liberi di esprimersi al meglio. Poi, ovviamente, molto si dovrà fare per far crescere la fiducia, che adesso non è certo alle stelle».

È la ricetta per i playoff?
«L'obiettivo è quello di vincere questa sera. Se parlo di ritrovare la fiducia, penso che il primo passo da fare sia quello di vivere e pensare al presente. Senza promettere troppo o guardare troppo in là. Dobbiamo migliorare come squadra, a tutti i livelli, per raccogliere regolarmente dei punti».

Fare bene equivarrebbe a una riconferma.
«Il contratto non mi interessa. Per me cambia poco. In carriera ho firmato accordi di quattro anni, di tre, di due, pure di tre mesi. La realtà è però che nel mestiere di allenatore cambia poco. Conta solo vincere la prossima partita e aiutare la squadra a essere la più solida possibile. Il contratto? Mi sono messo a disposizione del Lugano con molta umiltà. La squadra ha del potenziale; dovremo però trovare un equilibrio che ci porti a una certa continuità. Non voglio giudicare il lavoro di chi mi ha preceduto, ma ovviamente la squadra ha mancato di continuità. Non solo nei risultati ma anche nel gioco. Adesso serve che i ragazzi sappiano cosa fare sul ghiaccio nei tre terzi. Non vi dico: “Ci vuole pazienza”. È giusto, certo, ma a questo punto dobbiamo mangiare con due forchette. Dobbiamo andare avanti perché c'è bisogno che si blocchino le cose».

Di contratto ha parlato anche Domenichelli. Anzi, non lo ha fatto.
«In questo momento avevamo bisogno di persone che volessero aiutare il club – ha raccontato il ds – Serge aveva una grande storia ed era a disposizione. Non guardiamo al contratto, concentriamoci sul gioco. Il fatto che Pelletier sia stato il mio allenatore ad Ambrì, tanti anni fa, non ha influenzato la mia scelta. È passato troppo tempo. Ha invece avuto un peso quanto ha sempre fatto a livello umano. Come si è comportato. Come mi ha trattato come persona. Il suo hockey è poi adatto alla nostra rosa: lui è molto flessibile, conosce benissimo gli avversari e ha la capacità di cambiare le cose in fretta, parlando con i giocatori e capendo la loro mentalità. Questa sera in panchina sarà affiancato da Conne e Cantoni. Gli assistenti ancora non sono disponibili. DiPietro arriverà quando potrà mentre per Cookson, invece, dovremo sistemare tutto quanto legato al suo permesso di lavoro».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

streciadalbüter 4 anni fa su tio
Fatti maschi,parole femmine.

XR 4 anni fa su tio
Grande Domenichelli il risultato si è visto ieri sera ci stava il cambiamento. La panchina con Serge e Domenichelli farà grande successo per tutti. Forza Lugano.
NOTIZIE PIÙ LETTE