Fine settimana delicato per i bianconeri, impegnati contro Bienne e Davos. Leventinesi in pista con Rappi e Berna
LUGANO/AMBRÌ - A Lugano è scattato il dopo Sami Kapanen. La scoppola rimediata nel derby ha obbligato il club a prendere provvedimenti, sfociati con l'allontanamento del tecnico finlandese. Ad ogni modo di tempo per pensare a ciò che è stato sino ad oggi non ce n'è... C'è una stagione da salvare e soprattutto dei playoff da conquistare. Tutto il resto oggi non conta, entrerà poi nel calderone dei bilanci di fine stagione.
In attesa dell'arrivo del nuovo staff tecnico – che potrebbe anche essere reso noto in queste ore – Fazzini e compagni devono concentrarsi sulle ultime sfide del 2019, a partire da quella casalinga di questa sera contro il Bienne (i sottocenerini saranno poi di scena sabato a Davos e lunedì in casa con il Losanna). Cuore, sacrificio, emozioni e sudore: saranno questi gli ingredienti che dovrà mettere in pista il Lugano, quelli che sono terribilmente mancati nelle ultime gare (in particolare nel derby della Valascia).
Un po' più a nord c'è un Ambrì che continua a vincere (tre le vittorie consecutive centrate nell'ordine contro Zugo, Davos e Lugano), nonostante una situazione d'emergenza. Nella sempre più affollata infermeria leventinese è finito pure Giacomo Dal Pian (problema a una mano). Allo stesso tempo il club ha sottoscritto un contratto valido fino al termine della stagione 19/20 con l’attaccante zurighese classe ‘95 Mattia Hinterkircher.
Il team di Luca Cereda continua a macinare grande hockey, fatto di velocità e grande sacrificio a ogni cambio. I giocatori ne sono ormai consapevoli: per cercare di colmare il gap con le altre squadre, bisogna togliere tempo e spazio all'avversario. E in questo periodo l'Ambrì – che stasera potrebbe allungare a +6 sul Rappi – lo sta facendo molto bene...